_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });Stoico, ma umano. Joel Embiid ha provato in ogni modo a stringere i denti e trascinare i suoi 76ers nel delicato pivotal game della serie di semifinale contro Atlanta, ma il camerunese ha dovuto fare i conti con il solito ginocchio dolorante che lo tormenta da gara 4 del primo turno contro Washington.
Così, dopo un primo tempo da protagonista con 13 punti e 10 rimbalzi, l’intervallo lungo è stato fatala al numero 21 di Philadelphia, autore nella seconda parte del match di una controprestazione eloquente nei numeri: 4 punti, tutti dalla lunetta, con 12 tiri sbagliati consecutivamente, tre dei quali da tre, con tanto di errore finale nel sottomano del potenziale controsorpasso e score conclusivo da 17 punti e 21 rimbalzi in 36 minuti. La metamorfosi della squadra è stata evidente: dal +18 del secondo quarto al sorpasso subito, materializzatosi a 1'17" dalla fine grazie a un floater di Trae Young.
Ecco quindi servito il 2-2 che rende incertissimo l’esito della serie. Dal canto proprio anche la stella di Atlanta non è in perfette condizioni, ma ha vissuto un match al contrario rispetto a Embiid: avvio dimesso poi, dopo essersi fatto fasciare la spalla, eccolo salire di tono chiudendo con 25 punti e 18 assist, il più giovane di sempre a riuscirci nella storia dei playoff.
Bene comunque tutto il quintetto di McMillan, interamente in doppia cifra, con i 22 punti di Bogdan Bogdanovic e le doppie doppie di Clint Capela (12+13) e John Collins (14+12). Per Gallinari solo 7 punti in 22 minuti dalla panchina.
Getty ImagesUna smorfia di Joel Embiid durante il match contro Atlanta