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L'Armani di nuovo tra le grandi

5 MAGGIO
BASKET/EUROLEAGUE

L'impresa contro il Bayern Monaco permette all'Olimpia di tornare tra le prime quattro d'Europa dopo 29 anni di attesa: ora tutto è possibile.

GUIDO BAGATTA

Alla fine, dopo 29 lunghissimi anni, Milano torna a far parte del basket d’élite, quello delle Final Four di Eurolega , che finiscono con il contraddistinguere in modo speciale, le squadre che arrivano a giocarsele. Adesso a Colonia, a fine maggio, potrà succedere realmente di tutto, considerato che (quarto di finale tra Mosca e Fener a parte) tutte le altre serie hanno dimostrato che nessuno è realmente favorito per portarsi a casa l’ Eurolega 2021 .

Pensate all’ Efes , che sembrava dover passeggiare su quel che resta del Real Madrid post Doncic e Campazzo, ed invece ha dovuto arrivare a gara cinque per battere (a fatica) gli spagnoli, od ancora al Barcellona , che sulla carta aveva l’impegno più facile (merito anche del primo posto in stagione regolare) con lo Zenit e che invece, nelle prime quattro partite della serie, ha faticato tantissimo con i russi, per  ritrovare poi solo in gara cinque la forma della regular season. 

Per Milano sono stati dei playoffs duri più del previsto, giocati su una gigantesca altalena che ci ha proposto qualsiasi emozione. In gara uno, a partita praticamente già persa, col canestro impossibile di Delaney, in gara due, con il “tanti a pochi” per l’Armani, che faceva presagire un viaggio in Baviera relativamente tranquillo, cosa che poi non è assolutamente accaduta. Le due sconfitte a Monaco hanno fatto capire che i tedeschi, la vera rivelazione di questa edizione, erano lì per davvero, cosa che si è poi vista anche nello spareggio del Forum, riapertosi quasi per incanto, dopo che Milano, avanti di 14 nel quarto periodo, sembrava già in volo per Colonia. 

E che dire poi del CSKA , squadra che, senza Milutinov e James , che ad inizio annata erano l’asse portante del club, ha tirato fuori le unghie e anche qualcosa d’altro, soprattutto dopo la cacciata dell’ex play proprio di Milano, finito poi ai Nets. I russi si giocheranno una semifinale davvero impossibile da quotare, sulla carta, con l’Efes: una squadra. come già detto e scritto più volte, che assomiglia tanto ad una formazione NBA per qualità e profondità del roster.

Per l’Armani ci sarà invece da scalare lo scoglio, anzi meglio la montagna, del Barca, con i blaugrana che sono stati l’unica squadra che, in regular season, ha dato realmente l’impressione di essere di un palmo superiore all’Olimpia. Ripensando alla visita del Barcellona al Forum, ritornano in mente le immagini di una formazione che aveva dominato Milano sotto ogni aspetto del gioco.

Ma quello è solo un ricordo, anche perché, ultimamente, qualcosa è successo alla macchina perfetta di Jasikevicius . Sembra assurdo dirlo, ma i maggiori problemi delle scorse settimane sono arrivati da un Mirotic calato di forma in maniera abbastanza inspiegabile e da una Gasol che, dopo aver faticato enormemente a riprendere fiducia col basket “di contatto”, solo in gara 5 con lo Zenit è sembrato dare segnali confortanti.

Ovviamente, a differenza dell’altra semifinale, in questa, sulla carta, è favorito il Barca, per una serie infinta di fattori che non stiamo qui a ripetere, ma alla fine, credetemi, per Milano è molto meglio che sia così. Già la pressione per Messina e i suoi sarà altissima, lasciarne un po’ al Forum, partendo da outsiders tra le quattro finaliste, potrebbe essere un bel colpo, un arma in più che un coach come quello milanese potrebbe sfruttare nel migliore dei modi.

Guido Bagatta

GUIDO BAGATTA
Ettore Messina

Getty ImagesEttore Messina

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