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Colonia nel deserto

29 APRILE
BASKET/EUROLEAGUE

Le Final Four di basket senza pubblico.

GUIDO BAGATTA

Con un CSKA formato “NBA” (ed un Daniel Hackett strepitoso) già qualificato per le “Final Four” di Colonia, le altre tre serie avranno invece un quarto atto, se non un quinto, per decidere chi andrà a completare il calendario di Colonia. A proposito della città che ospiterà le finali, è arrivata in queste ore la comunicazione dell’Eurolega che sugli spalti della “Lanxess Arena” non ci saranno spettatori, considerata la situazione tedesca della pandemia, che ad oggi, sarebbe ancora sopra il livello di guardia. La decisione, diciamocelo, ha spiazzato un po’ tutti, anche perché, in Germania come in Italia, ci sono delle proiezioni sulla diffusione del virus ad un mese (le finali saranno dal 28 al 30 maggio), abbastanza confortanti che, secondo molti, avrebbero permesso di avere almeno un pubblico di vaccinati e di appassionati testati all’ingresso con il tampone rapido. Il che, avrebbe fatto ammettere almeno duemila persone all’interno del palazzo, dando così una degna cornice ad uno spettacolo che promette di essere davvero di altissimo livello.

In altri paesi (Stati Uniti, Nuova Zelanda, Australia, Israele) il sistema del tampone rapido a pagamento per gli eventi è sempre più diffuso, con alcuni club che lo regalano addirittura con il biglietto, mentre in questo caso (considerato che per fine maggio, in Germania, ci dovrebbero essere circa 24 milioni di vaccinati) non si capisce perché una persona con due dosi ricevute e quindi immune, non possa avere accesso ad  un evento come questo ,ma anche altri ancora, che so, musicali o culturali. Si dice che l’Eurolega abbia provato a convincere il governo centrale tedesco, ed il Lender che comprende la città di Colonia, portando ad esempio l’esperimento del concerto di aprile di Barcellona, con presenti 5000 spettatori tutti tamponati e con mascherina. Proprio nelle stesse ore in cui veniva presa la decisione sulle finali del basket, arrivavano i risultati scientifici su quello che viene considerato come un primo “esperimento” a tutti gli effetti, risultati che dimostravano che nessuno, da quel concerto, sia uscito contagiato dal virus. Ma anche questo non è bastato e così, ancora una volta ci dovremo vedere delle partite che non faranno altro che ricordarci quello che abbiamo vissuto e di cui (forse) ci stiamo liberando.

In queste ore in gara 3 tra Zenith e Barcellona, abbiamo visto l’arena di San Pietroburgo, praticamente piena, con un effetto al quale facciamo ancora fatica ad abituarci, nonostante che a già a Mosca (ed in stagione regolare anche a Kaunas) la gente sugli spalti c’era già tornata. Che poi il pubblico non abbia influito sul risultato della terza partita della serie (vinta dal Barca, come abbiamo detto), questo è un altro discorso e potrebbe ricollegarsi al ragionamento fatto tante volte in questi mesi, anche da parecchi addetti ai lavori. Secondo molti col passare del tempo, i giocatori si sono abituati ad un tipo di ambiente di contorno che è quello degli scrimmage di pre stagione, non certo di un quarto di Eurolega. Ed è anche per questo motivo che, al di là di situazioni di maggior forza evidente, come quelle di CSKA-Fener, i pronostici sono sempre più difficili da fare.

GUIDO BAGATTA
Basket generica pallacanestro generica

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