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Federica Pellegrini: "A Tokyo non voglio deludermi"

20 LUGLIO
TOKYO 2020/NUOTO

La campionessa del nuoto si racconta e ammette: "Mi sono sempre chiesta tanto. E anche per questo tra qualche mese sarà il caso di non chiedermi più così tanto".

SPORT TODAY

In esclusiva a Sky Sport, Federica Pellegrini si è raccontata in vista dell'Olimpiade di Tokyo, l'ultima della sua carriera. Una lunga strada ricca di successi, iniziata con l'argento ad Atene (diventando così la più giovane medagliata olimpica nella storia del nuoto) e in seguito col trasferimento da Spinea (Venezia) a Milano che l'ha portata a soffrire di bulimia: "In quel momento mi semrbava di fare una cosa molto razionale. Ero cambiata fisicamente, dal corpo di ragazzina a quello di donna non mi riconoscevo più. Quindi, volendo tornare al corpo di ragazzina, per me la cosa più logica è stata per alcuni mesi quella di mangiare e vomitare".

La Pellegrini ha dovuto combattere e ha vinto: "Per fortuna è stato un periodo temporale durato meno di un anno, non è scattato un campanello d’emergenza totale. Certo, per me è sempre stato molto difficile nascondere un problema, non era possibile. Anzi, forse la cosa migliore era proprio parlarne apertamente. E così ho sempre fatto, sia in riferimento ai problemi alimentari sia alle crisi di panico che sono arrivate dopo. Molte persone ne soffrono, tante di loro si sono un po’ riconosciute in quello che io stavo vivendo, l’ho percepito dai messaggi che ricevevo. Se ho aiutato qualcuno sono molto contenta".

Affrontando il tema del ciclo femminile, Federica Pellegrini ha raccontato il quarto posto ottenuto alle Olimpiadi del 2016: "Quella gara di Rio è stata una grande rabbia, scendere dal podio per un decimo di secondo è difficile da digerire. Quando qualcuno mi dice che ho infranto un tabù a parlare di ciclo, perché nello sport è quasi disdicevole farlo. E’ vero, non se ne parla mai. Ma perché? Perché se parli degli effetti che dà il ciclo in una prestazione di alto livello sembra che tu parli di fuffa, di una scusa campata in aria. Invece non è così, basta pensare a come ci cambia l’umore, al netto di qualsiasi sport. Intendo il livello ormonale che entra in circolo ad un certo punto, il gonfiore che ci dà il ciclo una settimana prima. Però, va bene. Nello sport succede anche questo. Da lì abbiamo iniziato a calcolare anche il ciclo".

La "Divina" è stata spesso al centro del gossip: "Quando i tuoi genitori leggono il titolo: La Mangiauomini… vaglielo a spiegare come funzionano certe dinamiche. All’inizio non è stato semplice né per me né per loro. Ma ho la fortuna di avere una famiglia intelligente che ha capito. Anche perché, a volerla proprio dire tutta, ho avuto poche storie, ma lunghe e importanti". 

A proposito dei Giochi di Rio 2016, la Pellegrini ha un dolcissimo ricordo: "Il ruolo di portabandiera a Rio è stato uno dei più grandi onori. Mia madre mi mandò un messaggio, quando in Italia era notte fonda, scrivendomi: falla sventolare forte e alta quella bandiera. A ripensarci mi viene ancora da piangere…".

Infine, la Pellegrini ha concluso parlando di Tokyo: "A prescindere che io sono contenta di tutto ciò che ho fatto fino a qua, in carriera. Voglio arrivare a Tokyo pronta, per cercare di combattere fino alla fine. E soprattutto di non deludermi. Io sono consapevole di essere molto cattiva con me stessa. Io mi sono sempre chiesta tanto. E anche per questo che forse, tra qualche mese, sarà il caso di non chiedermi più così tanto".

Federica Pellegrini

Getty ImagesFederica Pellegrini

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