(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start':
new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0],
j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src=
'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f);
})(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC');
grecaptcha.ready(function() {
grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) {
var score = token.score;
var dataLayer = window.dataLayer || [];
dataLayer.push({
'reCaptchaScore': score
});
});
});
Tokyo 2020, Stano: "Mi sono convinto di essere il più forte del mondo"
L'orgoglio del marciatore azzurro: "Ho sperato che ci fossero caldo e umidità perché in queste condizioni a quanto pare io soffro meno degli altri".
SPORT TODAY
Massimo Stano gonfia il petto dopo il trionfo nella 20 km di marcia alle Olimpiadi di Tokyo 2020, sempre più storiche per l'atletica azzurra: "Nell’ultimo mese e mezzo me lo sono detto tante volte: sono il più forte del mondo. E anche in gara me lo sono ripetuto. Pensavo: fate tutto quello che volete ma io sono il più forte”.
Le condizioni climatiche lo hanno favorito: “Ho sperato che ci fossero caldo e umidità perché in queste condizioni a quanto pare io soffro meno degli altri. E pensare che un mese e mezzo fa sono stato vittima di un’infiammazione al bicipite. Così ho dovuto compensare a livello mentale”.
La medaglia d'oro è dedicata a "Sophie, mia figlia, e a mia moglie Fatima che mi sopporta e mi supporta. E poi a Patrik Parcesepe e a Cristian Bruno, perché da solo non si vince niente".
Sul momento felice dell'atletica leggera italiana: "Dopo Jacobs e Tamberi mi sono detto: non c’è due senza tre. Loro mi hanno dato una grande spinta".
Getty ImagesStano
