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Tokyo 2020, l'emozione di Tamberi e Jacobs con l'oro al collo

2 AGOSTO
TOKYO 2020/ATLETICA

Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs hanno finalmente ricevuto le medaglie d'oro conquistate ieri nel salto in alto e nei 100 metri piani.

SPORT TODAY

Sono finalmente stati premiati i due atleti Olimpici che, nella giornata di ieri 1° agosto 2021, hanno completamente riscritto la storia dell'atletica italiana. Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs hanno trionfato nel salto in alto il primo e nei 100 metri piani il secondo, due delle gare simbolo dei Giochi Olimpici. 

Oggi si è svolta anche la cerimonia di premiazione, come al solito senza particolari fronzoli e con gli atleti "costretti" ad auto premiarsi. Ciò detto nulla toglie all'emozione del momento, in special modo per quanto riguarda Gimbo, che assieme a Mutaz Barshim (oro ex aequo) si sono scambiati le medaglie e si sono di nuovo abbracciati. Un bellissimo esempio di sport e di unità che dovrebbero essere simbolo vero della Kermesse a Cinque Cerchi. Subito dopo la premiazione ecco le parole di Tamberi, visibilmente commosso dopo aver ascoltato l'Inno di Mameli:

"Nel momento dell'inno e della bandiera che sale è sempre un qualcosa da brividi. Guardate questa medaglia: è uno spettacolo. L'ho inseguita tantissimo, sono stati cinque anni difficilissimi. Non accettavo i miei risultati. L'ho detto più volte, quando mio padre mi dissi di accettare i traguardi che raggiungevo. Sono andato oltre".

Emozionanti anche lacrime del papà, e coach dello stesso Gimbo:

"Le lacrime di papà? Ci abbiamo creduto fino in fondo. Ieri in pedana avevo già il gesso per la premiazione. Era un modo per esser sicuro che le cose sarebbero andate bene, nonostante nessuno avrebbe puntato un centesimo su di me. Ce lo ricorderemo per sempre, non vedo l'ora di raccontarlo a chiunque. Ho capito che ci sarebbe stata magia qui quando ho deciso che ci sarebbe dovuta essere. Anche dopo Montecarlo, quando ho saltato “solo” 2.20, non mi sono abbattuto. Ero convinto che questa sarebbe stata la mia serata. Anche a 2.39 l'asta mi sembrava bassissima per quanto ero gasato, anche se poi ho sbagliato".

Dopo la gioia della condivisione del momento con l'avversario/amico Barshim: "Il momento più emozionante è stato l'abbraccio con Barshim, perché due ori è meglio di un oro. Noi due siamo molto amici, eravamo sfiniti e non volevamo rovinare una gara già perfetta. Non volevamo levarci il sogno di un oro olimpico", Gimbo rivela cosa ha provato le ore dopo la vittoria proprio come Marcell Jacobs, che con lui ha condiviso la gioia dell'oro, arrivato 10 minuti prima di quello del nativo di El Paso: "Non sono andato a dormire (come Marcell) perché non volevo dimenticare il momento. Quando ho realizzato che avevo vinto ho avuto tipo delle convulsioni, non riuscivo a fermarmi. Ho passato troppa sofferenza per essere tranquillo. È un qualcosa che auguro a chiunque il vivere una situazione così", e poi a Greg Paltrinieri, che l'oro se l'è preso a Rio, quando lui non c'era: "Never underestimate the hearth of a champion? Il cuore fa la differenza sempre, guardate Greg cosa ha fatto dopo la mononucleosi e cosa vuole fare ancora correndo per la 10 km. Il cuore è tutto".

Come Tamberi anche Marcell Jacobs, dopo aver ricevuto la medaglia d’oro olimpica sul podio dello stadio nazionale di Tokyo, si lascia andare alla gioia: 

"Essere qui è qualcosa di magnifico, neanche nei sogni lo avevo immaginato così bello. È qualcosa di speciale, particolare, sono la persona più emozionata e contenta di questo mondo, è fantastico. Ho guardato la medaglia, il percorso fatto, i sacrifici, le difficoltà incontrate che però mi hanno aiutato (ha aggiunto l’azzurro ai microfoni della Rai). Questa medaglia pesa tantissimo, è bellissima. Il futuro? Adesso sarà il mio allenatore a dover essere bravo a capire e gestire i miei prossimi impegni, io mi godo questa medaglia". Jacobs conferma anche il matrimonio a breve con la sua compagna:"Sicuramente l’anno prossimo coroneremo anche il sogno di sposarci”.

Getty Images

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