Arriva stanco, ma senza particolari rimpianti, Matteo Berrettini in conferenza stampa: “Mi sono venuti i brividi quando ho sentito il calore del pubblico e queste emozioni non hanno eguali, soprattutto ripensando ai momenti in cui non riuscivo neanche a seguire i risultati. Mi sono divertito, mi sentivo fiero di essere lì, di lottare a testa alta contro il numero uno al mondo sul campo centrale di Wimbledon con milioni di persone che ci guardavano; sentivo il peso della storia di questa partita e ciò mi rende orgoglioso: è una di quelle partite che ricorderò tra 20 anni”.
Un pensiero per Jannik Sinner: "Ci siamo fatti i complimenti e gli ho detto che questo Wimbledon deve andare a prenderselo: penso che abbia sbagliato tre palle in tutto il match e non mi ha dato ossigeno. Mi aspettavo un giocatore solido, ma lui mi ha sorpreso e io ho sorpreso me stesso per il livello a cui ho giocato".
E, poi, lo sguardo rivolto al futuro: “Ora è importante giocare tornei e fare partite con continuità, con il mio allenatore Francisco Roig ci siamo detti a fine match che c’è margine e questo mi dà lo stimolo per continuare a lavorare nella giusta direzione. Se mi sentissi arrivato sarebbe grave, mentre sento invece che c’è spazio per migliorare e questo mi dà tanta energia. Mi sto impegnando moltissimo, faccio le cose mettendo grande attenzione in tutti i dettagli. Ho capito che gli anni passano e l’unica cosa che mi rende davvero felice è giocare a tennis per vivere partite come quella contro Jannik”.
Getty ImagesMatteo Berrettini