QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Verso Djokovic- Sinner, cinque ex giocatori azzurri disegnano le traiettorie della semifinale

13 LUGLIO
Tennis/Wimbledon

Al debutto in una semifinale Slam Jannik sfiderà chi è all'inseguimento del Grande Slam: "Aggressività in risposta, mente libera e tranquillità le sue armi".

SPORT TODAY

Tra Novak Djokovic e l'ottavo sigillo a Wimbledon, che vale la rincorsa al Grande Slam, c'è un Jannik Sinner per la prima volta in semifinale in un torneo Major: un anno fa il Nr. 8 del Ranking si fece rimontare due set dall'attuale NR. 2 del Ranking, tutto fa presumere che il pronostico sia chiuso, ma cinque azzurri provano a individuare per 'La Gazzetta dello Sport' i punti a favore del ragazzo di San Candido.

Nicola Pietrangeli ha sfiorato la vittoria a Londra nel 1960, quando fu Rod Laver a sbarrare la strada in semifinale: "Non sono sorpreso di Sinner, è migliorato rispetto a un anno fa quando fece i quarti; è stato fortunato e bravo, perché poi giochi contro chi hai davanti. Se la gioca contro Novak, Jannik è tosto: non ci dimentichiamo che ha solo 21 anni, amo come sta in campo, la sua compostezza e la sua tranquillità, quest'ultima potrebbe diventare la sua arma vincente".

Tonino Zugarelli era il più 'adatto' all'erba dei quattro azzurri vincitori della Davis 1976, anno in cui fu prezioso nell'eliminare i britannici: "Jannik può battere Novak e regalare il giusto riconoscimento al nostro tennis e al suo valore di giocatore; quando sei in una semifinale Slam non ti puoi precludere qualunque traguardo, anche se sarà una partita difficile. Nessuno è invincibile, però: ha gestito bene le gare con il pronostico a favore, non è semplice battere chi è dietro in classifica". 

Filippo Volandri non vede l'ora di riabbracciare, da Capitano, il suo alfiere di Coppa Davis, consapevole che l'orgoglio potrebbe essere tramutato in una partita da destinare agli annali dall'intensità altoatesina: "Novak riesce a elevare il suo gioco in vista del traguardo, Jannik deve aumentare l'iniziativa e muovere la palla fuori dalle diagonali che sceglie di solito; le palle-break saranno un momento cruciale, Djokovic ne potrebbe magari concedere solamente un paio".

Paolo Lorenzi punta sulla continuità, non solo tecnica: "Sinner quando ha un approccio aggressivo in risposta è convincente; contro Djokovic deve riproporre questa soluzione in maniera continua e senza andare in confusione come capitato nel secondo set contro il Safiullin. Ha aumentato la potenza dei suoi colpi, da fondo può fare la differenza; non servono invenzioni, ma fare bene le cose che sono nelle sue corde".

Paolo Canè è felice della maturazione graduale di Sinner: “Il suo percorso non era scontato, ma adesso il livello si alza in maniera clamorosa e Jannik deve scendere in campo con la mente libera, consapevole delle sue qualità tecniche. Djokovic si è preso delle pause contro Hurkacz e contro Rublev, se Jannik iniziasse a suo favore il match potrebbe ridurre il divario, che sarà anche mentale: 46 semifinali Slam l'uno, un esordio l'altro".  

 

Jannik Sinner, Filippo Volandri

Getty ImagesSi ritroveranno in Coppa Davis

NOTIZIE CORRELATE