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Il primo trionfo di Wimbledon non si scorda mai e nel 2003 Federer ha coronato un sogno: "Per me quella vittoria fu come una favola. Nel 2002 avevo perso al primo turno contro il qualificato Marko Ancic, che giocava sempre molto bene a Wimbledon. Quindi quando sono arrivato a Wimbledon nel 2003 avevo davvero voglia di dimostrare di vincere il torneo perché le persone cominciavano a mormorare che io avessi tanto talento ma che non riuscissi a tradurlo nei risultati. Poi, però, quando sono arrivato in finale improvvisamente sono tornato a essere il favorito contro Philippoussis. Mi ricordo che mi sentivo bene perché avevo giocato una ottima semifinale contro Andy Roddick. In finale ho giocato bene dal primo all'ultimo punto, sono stato sempre molto solido e dopo aver vinto mi sono inginocchiato come Bjorn Borg prima di me".
Indimenticabile la finale persa nel 2008 contro Nadal, per tanti considerata la più bella di tutte: "Per me quella fu una finale molto complicata. Ho iniziato la partita molto male ed ero in svantaggio di due set a zero con Nadal che conduceva con un doppio 6-4. Avevo ancora nella mente la sconfitta nettissima in finale al Roland Garros e sapevo di aver perso senza storia gli ultimi cinque set che avevo giocato contro Rafa. Poi però sono riuscito a rimontare vincendo sia il terzo che il quarto set per 7-6 e sono riuscito a spingermi fino al quinto set. Non sapevo quanto sarebbe durata la partita: potenzialmente sarebbe potuta finire 70-68 nel quinto parziale come la partita tra Isner e Mahut. Abbiamo continuato a lottare, io ho avuto le mie chance, ma non le ho sfruttate".
Infine, Federer ha concluso parlando dell'ultimo match a Wimbledon: "Per me è stato difficile: quando a Wimbledon ho detto: "Spero di vedervi il prossimo anno", ci credevo davvero, perché la riabilitazione stava andando bene, anche se speravo potesse andar meglio. Quindi mi sono detto: per adesso va così, vediamo cosa accadrà nei prossimi mesi. E invece, settimana dopo settimana, ho iniziato a capire che avevo raggiunto il limite impostomi dal mio ginocchio e dal mio corpo in generale e quindi ho preso la decisione di ritirarmi. L'unico dubbio era sul torneo nel quale ritirarmi, se potessero essere gli US Open, Basilea o la Laver Cup. Alla fine mi sono ritirato alla Laver Cup, alla O2 Arena ed è stato assolutamente fantastico. Ho vissuto una giornata bellissima e sono felice che sia andata così perché avevo sempre avuto un po' paura del momento in cui mi sarei ritirato e di come avrei dato l'annuncio".
Getty ImagesRoger Federer