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Prosegue poi il tennista toscano, analizzando la superficie in erba: “Credo di essere maturato tanto rispetto a un anno fa a livello di gioco e ho le idee più chiare su quello che devo fare. Questo mi dà una mano a semplificare il mio repertorio di giocate e di colpi. Quest’anno mi sento di più a casa anche se questa era la mia prima vittoria, ma ora mi sento più a casa, forse per il fatto di vivere con il team unito“.
Musetti ora affronterà il vincente tra John Isner e Jaume Munar, ma per il toscano la priorità è un’altra: “Devo concentrarmi su me stesso e su quel che devo fare. Credo che giocare qui mi faccia bene perché mi aiuta a sviluppare il gioco a 360°. Essere più aggressivo penso mi aiuta anche quando gioco su terra. Si sono già visti comunque dei miglioramenti in servizio e sulla risposta. Su questa superficie posso fare male con le variazioni che appartengono al mio tennis. Raggiungere la seconda settimana può essere un obiettivo“.
Conclude poi Lorenzo Musetti: “A questi livelli c’è bisogno di concretezza e semplicità. Oggi per chiudere la partita sono stato solido a un certo punto, perché a tratti abusavo troppo del back stando troppo dietro, allora ho cercato di riavvicinarmi, cercando di mettergli più pressione. Poi è chiaro che cercherò sempre la bellezza, perché è quello che mi contraddistingue, ma trovare il giusto equilibrio è la cosa che mi farà fare il salto di qualità“.
gettyimagesLorenzo Musetti