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Due anni fa, Berrettini è uscito da Wimbledon negli ottavi contro Federer: "Forse ci furono troppe emozioni tutte insieme che non sono riuscito a gestire. Era troppo bello quello che sta succedendo, avevo sempre sognato di giocare contro di lui. Avevo fatto il suo sparring, lo avevo guardato, tifato e mi sono trovato nel mio primo ottavo di finale in uno Slam sul centrale di Wimbledon contro di lui e l’emozione l’ha fatta da padrona. Ma in questo momento mi sento più pronto ad affrontare un eventuale quarto turno, o qualsiasi turno, contro chiunque perché ho più esperienza. Ho fatto tante partite in tanti Slam, ho fatto le Finals e ho rigiocato contro Federer ed ero molto più pronto. E’ una questione di esperienza, bisogna imparare e ora mi sento pronto".
Berrettini ha ricevuto diversi complimenti dai colleghi dopo la vittoria al Queen's: "Mi ha scritto come fa sempre Adriano Panatta. Per me è un messaggio sempre importante che mi fa piacere. Mi hanno scritto Francesca Schiavone, Sara Errani, Flavia Pennetta, tante persone che nel tennis hanno fatto cose molto importanti e quindi fa piacere avere il loro riconoscimento. I complimenti ce li si fa a vicenda, nel senso che è bello e anche sportivo ricevere e fare complimenti. Quello che posso dire è che nell’aria si sente quando un giocatore è in forma e può essere pericoloso su una determinata superficie, o su più superfici, e quella è una sensazione che si ha. E’ una cosa piacevole, ma è più una cosa di rispetto sportivo. Non è che uno è migliore dell’altro, è più il fatto che uno sia più in forma. E questo lo sento, lo sentono gli altri e fa piacere".
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