In un’intervista concessa a SRF, l’ex numero 1 del mondo ha comunicato che parteciperà appunto all’ATP di Doha dall’8 marzo dopo oltre un anno di assenza dai campi. Il 20 volte campione Slam ha spiegato anche le motivazioni che lo hanno spinto a tornare in campo proprio in questo torneo, dopoo aver rinunciato a competere per gli Australian Open come già ampiamente riportato.
Queste le sue parole:
"Negli ultimi mesi ho fatto molta riabilitazione. Ho pensato a lungo a quando e dove tornare. A causa dell’infortunio al ginocchio, l’Australia era un po’ troppo presto; mi è dispiaciuto perché è uno dei posti in cui mi piace di più giocare. Volevo rientrare in un torneo più piccolo, dove lo ‘stress’ è un po’ inferiore. Proverò a giocare di nuovo sulla terra battuta. E poi ovviamente Halle, Wimbledon, le Olimpiadi e lo US Open. Voglio ancora festeggiare una grande vittoria, per questo sono pronto ad affrontare un percorso lungo e difficile".
Il campione svizzero, anche dopo così tanto tempo da quando non compete, ha potuto mantenere la sua posizione in classifica ATP (5°), grazie alle norme introdotte in tempo di Covid-19:
"Sono diventato un po’ quello che organizza in famiglia, so sempre cosa fanno i quattro bambini e mi assicuro che non siano mai in ritardo. E sono anche l’autista della famiglia! Ma sono rimasto sorpreso dal fatto che (in questi mesi senza giocare, ndr) ho continuato a guardare le partite e controllare i risultati. Di solito, se non partecipo a un torneo, non lo faccio".
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