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Sinner e la rivelazione sul suo futuro

18 GENNAIO
TENNIS

"A breve ci sarà una quarta persona, ma per adesso non posso dirvi altro”

SPORT TODAY

Esordio ok per Jannik Sinner in questi Australian Open. L'altoatesino ha infatti sconfitto il portoghese Joao Sousa in tre set, ma il match contro il lucky looser lusitano ha comunque nascosto qualche insidia. Il nostro tennista si è imposto col punteggio di 6-4, 7-5, 6-1, ma ha avuto un paio di passaggi problematici nei primi due set, dove ha subito il controbreak dell’avversario, ma ne è sempre uscito brillantemente.

Nel secondo turno Sinner se la vedrà con lo statunitense Steve Johnson e ovviamente l'obiettivo dell'altoatesino è quello di andare avanti il più possibile sul cemento di Melbourne. Il 20enne ha analizzato la propria prestazione in conferenza stampa, soffermandosi su un aspetto sempre più importante: il ranking ATP, dove al momento l’azzurro è decimo ed è in costante ascesa.

Jannik Sinner è stato molto chiaro su questo aspetto: “Non posso dire non mi interessi. Mi interessa, eccome, ma non per il numerino di fianco al mio nome sul sito dell’ATP. Mi interessa perché la classifica è la diretta conseguenza dei risultati: gioco delle partite, le vinco, salgo qualche scalino, ma non bisogna farsi abbagliare. Certi obiettivi vanno ricercati e valutati nel medio periodo, con una programmazione che sappia tenere conto dell’evoluzione del gioco, oltreché dei risultati. L’anno scorso ho giocato circa sessanta partite e il nostro obiettivo per quest’anno è giocarne altrettante, ma solo o quasi nei tornei più importanti. Se riuscirò a competere così tanto anche nel 2022 selezionando uno standard di tornei alto vorrà dire che avrò fatto una grande stagione. Il ranking verrà di conseguenza”.

Novità future invece per quanto riguarda lo staff del tennista azzurro: Sinner ha infatti introdottouna quarta persona nel suo staff ma senza rivelarne ancora l’identità e il ruolo: “Come sapete da un po’ di tempo la squadra è composta da tre persone: insieme a Riccardo Piatti ci sono il fisioterapista Claudio Zimaglia e il preparatore Dalibor Sirola. A breve ci sarà una quarta persona, ma per adesso non posso dirvi altro”.

Piedi ben saldi a terra e idee molto chiare anche sugli aspetti da migliorare: “Ci sono tante questioni tecniche da perfezionare. Penso al servizio, al gioco di volo, alla necessità di variare la palla, le rotazioni, ma non smettiamo mai di lavorarci, ci vuole pazienza. So bene che molte cose arrivano solo con il tempo, ma occorre non cullarsi troppo sugli allori, trovare il giusto equilibrio. La pazienza può essere la tua migliore amica e la tua nemica peggiore. Sembro calmo, ma ogni tanto la fretta mi spinge a sbagliare, a perdere di vista l’equilibrio del mio gioco. Per fortuna ho attorno a me un team solido che mi aiuta a rimanere calmo”.

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