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Roland Garros. Sinner: “Ora sto bene e su questi campi faccio bene”

28 MAGGIO
TENNIS

L'altoatesino prepara l'esordio a Parigi e lancia anche gli altri italiani: “Siamo un gruppo forte, tutti diversi, ci manca Berrettini”

SPORT TODAY

Sta per scoccare l'ora del Roland Garros per Jannik Sinner, che si prepara al primo turno con fiducia e ottimismo. Le sensazioni sono buone: “Normalmente mi sento abbastanza bene qui su questi campi, l’ho fatto vedere anche negli anni passati. Fisicamente sto di nuovo molto bene, ci siamo allenati ottimamente. Sono contento di essere qua, che è la cosa più importante. Io e tutto il team siamo molto tranquilli, non vediamo l’ora di scendere in campo”.

Senza Rafa Nadal sarà un torneo più aperto: “Io sono giovane e non ho passato tanto tempo con Nadal, Djokovic e Federer nei tabelloni, quindi è difficile per me stabilire se sia il Roland Garros più aperto di sempre. Certo è un nome importante quello di Rafa, forse quello più importante di tutti. Ha vinto così tante volte, è incredibile. Io però mi concentro su quello che devo fare, sono già focalizzato sulla prima partita”.

Non guarda troppo avanti, Sinner, non è nel suo stile: “Sono più il tipo di persona che guarda partita dopo partita, è inutile guardare in avanti nei tabelloni. Se non vinci la prima partita non serve a niente pensare ai quarti o alle semifinali, ogni match è molto difficile e può sempre essere molto dura. In queste due giornate in cui mi sono allenato, ad esempio, c’era molto vento. Devi saperti adattare ad ogni tipo di gioco e condizioni”.

Qualcuno, dopo l'eliminazione agli ottavi di Roma, ha parlato di un Sinner che non sboccia mai: “Solo io so quello che sto dando per il tennis. Sto investendo tanto, facendo tanti sacrifici. Certo ogni volta che perdi l’emozione è difficile da gestire, ma per arrivare al successo devi passare attraverso le difficoltà, le sconfitte, i giorni in cui ti senti stanco. Non esiste una strada facile per arrivare al successo. Penso di essere una persona forte, soprattutto nei momenti difficili. L’ho fatto vedere in passato e lo farò vedere anche in futuro. Nel tennis hai anche un team che ti può dare forza e tranquillità, ma resta uno sport solitario e devi tirarti fuori dai problemi da solo“.

Lancia i suoi compagni di squadra, il nativo di San Candido: “Abbiamo un gran gruppo, siamo tutti diversi ed è questo il bello. Matteo Berrettini ci manca, nel gruppo e nei tornei è uno che si sente. Ma anche lui ha una mentalità forte, sono sicuro che tornerà”.

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