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Roland Garros - il diario della giornata - 1 giugno

2 GIUGNO
TENNIS

Giornata interlocutoria a Parigi che riviviamo all’interno del nostro consueto focus quotidiano.

FILIPPO RE

Non è un mercoledì indimenticabile quello appena vissuto al Roland Garros, ma non mancano ugualmente spunti d’interesse per il nostro diario di giornata. 

Promosso

Casper Ruud non ruba l’occhio sul piano del gioco e non sarà mai un campionissimo di questo sport, però è davvero complicato da battere sulla terra rossa: contro il sorprendente Rune parte alla grande, si fa rimontare dal giovane avversario e sembra dover soccombere, ma riesce ancora una volta ad emergere alla distanza come già accaduto nel 3° turno contro l’azzurro Sonego, imponendosi con il punteggio finale di 6-1 4-6 7-6 (7-2) 6-3.

Bocciato

È stabilmente nella top ten della classifica ATP da un paio d’anni, tuttavia ad Andrey Rublev continua a mancare l’acuto nei grandi appuntamenti e anche questo Roland Garros non fa eccezione con il 24enne russo costretto ad arrendersi al super tie-break contro il redivivo Cilic; la nostra sensazione è che il rapporto con lo storico allenatore Fernando Vicente abbia ormai fatto il suo corso e il moscovita necessiti pertanto di nuovi stimoli da ricercare in un coach con un punto di vista differente rispetto a quello dell’iberico.

Rimandato

Se batti il finalista della scorsa edizione Stefanos Tsitsipas e dichiari che l’obiettivo è diventare numero 1 al mondo non puoi perdere subito dopo con Ruud! E invece è quello che succede al 19enne Holger Rune, sconfitto per la quarta volta in altrettanti scontri diretti dal norvegese al termine di un confronto in cui ha almeno il merito di non farsi travolgere dopo un primo set da incubo perso per 6-1; le qualità del danese sono indubbie e le mette in mostra anche nel derby scandinavo, però la mancanza di esperienza e un pizzico di presunzione di troppo fanno la differenza in negativo per il ragazzo di Copenhagen. 

La delusione più grande

Jessica Pegula si approccia al quarto di finale con la n. 1 Iga Swiatek con fondate speranze di piazzare il colpaccio dopo una stagione sulla terra rossa ricca di soddisfazioni e una polacca apparsa in difficoltà negli ottavi contro la modesta cinese Qinwen Zheng: il responso del campo è, invece, impietoso per la statunitense che viene travolta con il punteggio di 6-3 6-2 senza mai dare l’impressione di poter impensierire l’avversaria.

Che sorpresa!

Non è un tennista del quale si parla molto, ma la carriera di Marin Cilic meriterebbe qualche attenzione in più: il vincitore dell’Open degli Stati Uniti nel 2014 e della Coppa Davis nel 2018 si regala, infatti, un altro Slam da protagonista su una superficie a lui mai troppo congeniale, battendo in rapida successione due top ten del calibro di Daniil Medvedev e Andrey Rublev. In caso di successo contro Ruud, il croato entrerebbe a far parte della ristretta cerchia di giocatori in grado di raggiungere almeno una volta la finale in tutti i tornei dello Slam.

Nel darvi appuntamento a domani, come sempre vi consigliamo di seguire il grande spettacolo del Roland Garros sul sito di Goldbet.

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Marin Cilic

Getty ImagesMarin Cilic

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