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Molto interessante, poi, la parte dell’intervista dedicata alla sconfitta con Jannik Sinner a Melbourne: “L’Australia è il paese nel quale ho vinto la maggior parte dei tornei dello Slam e il trofeo di Melbourne mi ha fatto navigare quasi sempre con il vento a favore nel resto della stagione, ma quest’anno è come se non avessi avuto abbastanza tempo per riposarmi durante l’off-season e fare un blocco di allenamento intenso come facevo di solito negli anni passati; non credo, quindi, di aver giocato il mio miglior tennis, ma Sinner in semifinale è stato un giocatore molto più bravo di me e, dopo quella partita, ha realizzato una spettacolare rimonta con Medvedev per vincere il suo primo Slam ed è assolutamente meritato”.
E, infine, uno sguardo al futuro sino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028: “Vedremo, è qualcosa di davvero lontano oggi e non posso prendere un impegno in questo momento; lo vedrò passo dopo passo come il mio corpo reagisce anche se sta diventando sempre più dura. Continuo ad amare questo sport e a competere: sono ancora io il numero uno al mondo”.
Getty ImagesNovak Djokovic