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Il classe 2002, che ha girato pagina dopo le brutte esibizioni in Sudamerica, sa di avere ampi margini di miglioramento: “Dovrò lavorare parecchio su questo, avvicinarmi al campo. Ieri ho avuto il coraggio di girare e spingere di dritto e fare il punto. E poi ho il compito di risolvere il rapporto di amore e odio che ho con il mio servizio, a volte mi sento forte, ma faccio fatica a tenere costante questo fondamentale. Devo lavorarci per trovare la continuità che avevo alla fine dell'anno scorso. E infine devo continuare a lavorare su fisico e mente“.
La vittoria su Djokovic ha inserito Musetti nel ristretto novero degli azzurri che hanno lo scalpo del re: Barazzutti, Panatta, Pozzi, Volandri, Fognini, Sonego e Sinner.
Getty ImagesLa corsa del toscano finisce ai quarti contro Jannik Sinner