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Il tennista azzurro, che debutterà oggi nel match valido per il secondo turno del Masters 1000 di Miami contro il francese Hugo Gaston, è stato l'ospite speciale della rubrica Atp riguardante i NextGen, nella quale ha rivelato alcune curiosità che riguardano la sua vita al di fuori del mondo della racchetta:
"Se ho mai perso qualcosa di importante? Quando ero ragazzo e correvo sugli sci, una volta li ho persi. Dovevo affrontare una gara, andai a mangiare e quando tornai gli sci non c'erano più. Fu dura per me ed ancora oggi non so dove siano. Onestamente fu un vero peccato. Ero in Italia ed era una gara importante, fui costretto a correre con gli sci di ricambio, per me fu dura accettarlo".
Jannik racconta anche un curioso episodio accadutogli qualche anno fa, che dimostra la grande umiltà dei Campioni veri:
"Ricordo quando nei Juniors pagai per affittare palline ed il campo, ero in Bosnia ma era una cifra accettabile. Fortunatamente avevo i soldi con me. Quando sono a cena fuori dalle mie parti non vogliono mai farmi pagare, non mi piace anche perché non mi considero famoso. Mi piace pagare perché è un segno di rispetto per le altre persone, ma in quell'occasione fui costretto a non pagare":
Sinner rivela anche ci, all'interno dei circuito ATP, può essere definito veramente "il suo idolo":
"Sicuramente Rafael Nadal. Quando lo vedo devo dire sono molto nervoso, è lo stesso con Roger Federer. In generale quando affronto e incontro atleti di questo calibro è sempre una cosa speciale".
C'è stato spazio anche per la cucina in questa curiosa intervista, a dimostrazione del fatto che un uomo non può vivere di solo tennis:
"A volte cucino io, soprattutto se vengono a trovarmi a Monaco i miei amici o la mia ragazza. Cucino pasti semplici e non sono uno chef, l'ultima volta ho cucinato pasta al pomodoro ed il pollo con le verdure".
Riguardo all'aver visto eventi al di fuori del tennis, Sinner ha rivelato:
"Erano le NextGen Atp Finals 2019 ed andai a San Siro a vedere Milan-Lazio, finì 2-1 per la Lazio, io tifo Milan. Fu una cosa strana ma interessante perché andammo a vederla insieme tutti i tennisti presenti alle NextGen Finals. Noi andammo via intorno all'80 perché c'era troppa gente, fu una brutta giornata dal punto di vista calcistico".
Insomma, l'umiltà e la genuinità di questo ragazzo lasceranno sicuramente un segno nel corso degli anni. Ora non ci resta altro che sederci comodi e osservarlo diventare veramente un Top.
Getty ImagesJannik Sinner