Internazionali d’Italia maschili – lo stato di forma dei top ten

Siamo sempre più vicini all’inizio degli Internazionali d’Italia e crediamo che sia pertanto arrivato il momento di analizzare lo stato di forma dei top ten della classifica ATP.

1. Novak Djokovic

Il campione uscente ha trionfato all’Australian Open, prendendosi una rivincita enorme dopo l’esclusione nel 2022 a causa della mancata vaccinazione contro il COVID, ma ha poi giocato poco e male nei mesi successivi in cui ha raggiunto la semifinale soltanto a Dubai; un problema al gomito l’ha costretto a saltare l’appuntamento di Madrid e, inevitabilmente, ci sono dubbi sul suo effettivo stato di forma.

1. Carlos Alcaraz

Costretto a saltare la trasferta di Melbourne per un infortunio, il 19enne iberico ha poi ingranato il turbo con tre titoli messi in bacheca (Buenos Aires, Indian Wells e Barcellona) e un quarto nel mirino a Madrid; rispetto alla scorsa stagione, quando diede forfait al Foro Italico, lo spagnolo ha espresso l’intenzione di giocare a Roma con la prospettiva di scalzare il serbo dalla vetta della classifica ATP.

1. Daniil Medvedev

Protagonista di una prima parte di 2023 da urlo con quattro tornei vinti (Rotterdam, Doha, Dubai e Miami), il russo sta cercando di limitare i danni sulla terra rossa, superficie che non gradisce per usare un eufemismo; per il momento, ci sta riuscendo solo in parte con i quarti raggiunti a Montecarlo, fermato da Holger Rune, e gli ottavi appena conquistati a Madrid dove si è fatto sorprendere dal connazionale Aslan Karatsev.

1. Casper Ruud

A differenza di Medvedev, il norvegese adora le superfici lente, ma sta ugualmente vivendo un periodo disastroso in cui sembra lontano parente del giocatore capace di arrivare in finale al Roland Garros nel 2022: il suo bilancio stagionale parla, infatti, di un solo titolo vinto (Estoril) con un saldo appena positivo tra successi (11) e sconfitte (9); la nostra sensazione è che lo scandinavo sia destinato a scendere molto in graduatoria nei prossimi mesi.

1. Stefanos Tsitsipas

Il primo dei secondi: è questa l’immagine che, per ora, ci trasmette il talentuoso greco, ancora a secco di vittorie nel 2023 in cui ha raggiunto la finale all’Australian Open, fermato da un Djokovic in versione extralusso, e a Barcellona dove è stato sconfitto da Alcaraz, due tennisti che per l’ateniese appaiono al momento insuperabili.

1. Andrey Rublev

Outsider di lusso per definizione, il 25enne moscovita si è regalato la gioia più grande della sua carriera alcune settimane fa, trionfando nel Masters 1000 di Montecarlo: un vero e proprio premio per l’impegno dimostrato in questi anni in cui è sempre stato nella top ten senza riuscire mai a piazzare l’acuto negli Slam.

1. Holger Rune

Antipatico, provocatore ed arrogante, ma ha anche dei difetti il 20enne scandinavo che punta al numero uno del ranking; battute a parte, secondo noi il danese ha la cattiveria giusta per arrivare ai vertici e crediamo che sia solo questione di tempo prima di vederlo aggiudicarsi un titolo dello Slam. Nel frattempo, è ormai saldamente tra i primi dieci e sul rosso è un avversario molto temibile come dimostrato dall’affermazione di Monaco di Baviera e dalla finale raggiunta nel Principato.

1. Jannik Sinner

Grande solidità e la sensazione di valere più della sua attuale posizione in graduatoria: i tifosi italiani non possono che sognare pensando all’enorme potenziale del nativo di San Candido, a quota 26 vittorie nel 2023 in cui si è imposto a Montpellier, collezionando piazzamenti praticamente in tutti i tornei a cui ha preso parte.

1. Félix Auger-Aliassime

Che tennista strano il canadese! Dopo aver trascinato di peso la propria nazionale al trionfo in Coppa Davis sul finire della scorsa stagione, sembrava pronto a vivere un’annata da urlo, ma per ora ci sono state soltanto delusioni con una sola semifinale raggiunta a Doha dove è stato sconfitto in 2 set da Daniil Medvedev.

1. Taylor Fritz

Il bilancio del 2023 dello statunitense è, senza dubbio, positivo (27W-9L) ed è impreziosito dai successi nella United Cup e a Delray Beach, ma ci sono un paio di difetti che saltano ugualmente all’occhio: la mancanza di personalità nelle sfide contro i big del circuito e la tendenza a perdere gli incontri combattuti con avversari più deboli come appena accaduto a Madrid opposto al cinese Zhizhen Zhang.

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