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Internazionali d’Italia 2023 – il diario della giornata – 18 maggio

19 MAGGIO
Tennis/INTERNAZIONALI D'ITALIA

Con i due tabelloni di singolare che si sono allineati alle semifinali, riassumiamo quando accaduto ieri attraverso il nostro focus quotidiano

FILIPPO RE

Giornata senza particolari sussulti al Foro Italico con i favoriti che hanno raggiunto le semifinali nella parte bassa del tabellone maschile.

Promosso

Prestazione convincente di Stefanos Tsitsipas nel match serale contro un Borna Coric domato per 6-3 6-4 al termine di un duello in cui l’esito finale non è mai apparso in seria discussione; a secco di titoli nel 2023, il greco è intenzionato a sbloccarsi proprio agli Internazionali d’Italia.

Bocciato

Ci saremmo aspettati una maggiore resistenza dal sorprendente qualificato Yannick Hanfmann che, dopo aver eliminato il n.9 del seeding Taylor Fritz e il n. 6 Andrey Rublev, viene invece travolto con un duplice 6-2 dall’altro russo Daniil Medvedev, salutando comunque Roma con ben 188 punti ATP in tasca.

Rimandato

Dopo aver sconfitto Tsitsipas tre volte in cinque scontri diretti, Borna Coric non ripete il miracolo compiuto a Cincinnati nel 2022 dove riuscì a trionfare nel primo Masters 1000 della sua carriera, cedendo in 2 set; il bilancio degli ultimi due tornei rimane ugualmente positivo per il croato, capace di arrivare tra i primi otto sia a Madrid che a Roma.

La delusione più grande

Non si può non provare una fitta al cuore per la conferenza stampa di Rafa Nadal in cui annuncia il forfait al Roland Garros; più in generale, il fisico della leggenda maiorchina è ormai arrivato al capolinea e, nonostante la sua ferma volontà di tornare nel 2024, abbiamo il timore che sia avviato verso un ritiro simile a quello annunciato da Roger Federer dopo gli infruttuosi tentativi di recuperare dall’infortunio al ginocchio.

Che sorpresa!

Tanto di cappello a Daniil Medvedev per i progressi compiuti sulla terra rossa, suo tallone d’Achille negli ultimi anni in cui non era sostanzialmente riuscito a combinare nulla di buono; in particolare, va premiata l’umiltà di un campione che avrebbe potuto rimanere nella sua comfort zone, rappresentata dalle superfici veloci, e ha invece voluto mettersi in gioco su un terreno che gli aveva regalato soltanto delusioni in passato.

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