QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Internazionali BNL d’Italia, non solo sport

5 MAGGIO
Tennis/INTERNAZIONALI D'ITALIA

Tante le curiosità su una manifestazione che ha un forte impatto positivo sul territorio

SPORT TODAY

Parlando degli Internazionali BNL d’Italia il pensiero va subito alle grandi sfide tennistiche che nel corso degli anni si sono succedute sui campi di Roma, dove alcuni campioni vi hanno costruito la loro carriera (vedi Nadal, con il record di 10 vittorie) mentre altri non sono riusciti mai a brillare (vedi Federer, che qui ha perso quattro finali). Ma gli Internazionali d’Italia sono anche molto altro. Sono il suggestivo ambiente in cui si svolgono, il rapporto non sempre idilliaco con i tennisti del Paese in cui si svolgono, ma anche un traino economico per il territorio dove si svolgono.

FORO ITALICO, LOCATION “UNICA” DELLA MANIFESTAZIONE – Molto suggestiva è la location dove si svolgono gli Internazionali di Tennis: il Foro Italico. La struttura è stata ideata e realizzata dall’architetto Enrico Del Debbio a partire dal 1927- L’inaugurazione avviene nel 1932, ma l’imponente complesso sportivo sarà terminato soltanto alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il Foro Italico si trova in una zona verde ai piedi della collina di Monte Mario e comprende varie strutture, tra cui lo Stadio dei Marmi e lo Stadio dei Cipressi. Accanto a lui si trovano anche la Farnesina (ancora opera di Del Debbio) e lo stadio Olimpico.

I campi del Foro Italico sono 14 in terra battuto e uno in erba sintetica. Il più piccolo dei tre campi più importanti, affianco al Centrale (10.500 posti) e alla Grand Stand Arena (5mila posti), è dedicato a uno dei più grandi tennisti italiani: Nicola Pietrangeli.

LE SEDI: NON SOLO ROMA – Nell’immaginario collettivo gli Internazionali d’Italia sono associati a Roma e al Foro Italico. Ma non è sempre stato così. La competizione, infatti, nasce a Milano per volontà del conte Alberto Bonacossa, grande appassionato di tennis. Sede della competizione è il Tennis Club di via Arimondi. Il primo vincitore fu l’americano William Tilden che in finale batté l’italiano Uberto De Morpurgo con il punteggio di 61 61 62.

A Milano gli Internazionali d’Italia restano per cinque edizioni, poi nel 1935 il torneo maschile viene spostato a Roma nella sede del Foro Italico, da poco inaugurata. Un trasferimento che precede il lungo stop, dal 1936 al 1949, a causa della guerra.

Quella di Roma resta la sede definitiva degli Internazionali d’Italia, con l’eccezione del 1961 quando per celebrare il Centenario dell’Unità d’Italia si svolsero allo Sporting di Torino. Il torneo femminile, invece, durante gli anni Ottanta si svolgerà a Perugia e a Taranto.

Il nome Internazionali BNL d’Italia risale al 2003 quando la Banca Nazionale del Lavoro entra come main sponsor.

LE VITTORIE ITALIANE – La speranza del pubblico italiano è riuscire a vedere un italiano vincere al Foro Italico, con una particolare attenzione per l’edizione 2023 alla prestazione di Jannik Sinner. Ma il torneo non è quasi mai stato favorevole ai colori italiani. Soltanto sei tennisti sono riusciti a conquistare gli Internazionali. Si tratta di Emanuele Sertorio che nel 1934 trionfò sul francese Legeay, di Giovanni Palmieri che l’anno successivo batté Giorgio De Stefani, di Fausto Gardini che nel 1955 vinse la finale contro Giuseppe Merlo per il ritiro di quest’ultimo per crampi quando erano in pareggio con 16 61 36 66, di Nicola Pietrangeli che a Roma trionfò nel 1957 e nel 1961 e di Adriano Panatta che nel 1976 vinse battendo l’argentino Vilas. E la sua è l’ultima vittoria di un italiano: da allora sono passati ben 47 anni.

Il torno femminile ha visto il tennis italiano protagonista sin dall’inizio. In cinque finali disputate Lucia Valerio riesce a conquistare la vittoria solo una volta, nel 1931 contro l’americana Dorothy Andrus Burke con un punteggio di 26 62 60. Ha i colori dell’Italia anche il primo torneo disputato dopo la sospensione bellica, grazie ad Annelis Ullstein Bossi Bellani che sconfigge la britannica Patricia Curry con un doppio 64. Il nuovo e ultimo successo italiano nel singolo femminile si ha nel 1985 con Raffaella Reggi. Nel 2014 Sara Errani arriva in finale dopo aver battuto Makarova, Li Na e Jankovic, ma a metà del primo set della finale si infortuna la coscia sinistra. Nonostante i suoi tentativi di resistere, nulla può contro Serena Williams alla terza vittoria a Roma.

Maggiori soddisfazioni sono arrivate dal doppio femminile in epoca più recente: Flavia Pennetta vince in coppia con l’argentina Gisela Dulko nel 2010, due anni dopo è la volta di Sara Errani e Roberta Vinci.

ECONOMIA DA RECORD PER GLI INTERNAZIONALI D’ITALIA – Gli Internazionali BNL d’Italia sono l’evento con “il più grande risultato nella storia di manifestazioni sportive a ricorrenza annuale nel nostro Paese” in termini di presenze/risultati economici. Ad affermarlo è stato lo scorso anno il presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi, presentando i dati di un’edizione record. A Roma vi erano stati 230.277 spettatori paganti per un incasso totale di 16.070.331,89 euro, con un aumento dell’875% rispetto al 2004 quando gli incassi erano pari a 1.645.181 milioni. Il fatturato complessivo della manifestazione, invece, superava i 40 milioni.

Ma anche l’edizione 2023 promette numeri da record. Secondo le stime gli spettatori paganti a fine competizione saranno più di 300mila per un incasso di 21,5 milioni. Il tutto per un impatto economico sul territorio superiore ai 400milioni di euro l’anno e circa 2.500 posti di lavoro creati.

gettyimagesNicola Pietrangeli

NOTIZIE CORRELATE