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Djokovic, l'applauso di Paolo Bertolucci: "Già sognare 30 Slam è un'impresa"

12 SETTEMBRE
TENNIS

Il dibattito su quale sia il tennista più forte di sempre lascia spazio alla previsione sugli Slam che il serbo vincerà: "Agonismo, fisico e superiorità sui rivali sfidano adesso l'età anagrafica".

SPORT TODAY

"Rimaniamo ancora una volta stupiti da Novak Djokovic, che a 36 anni, con una condizione atletica e tennistica di prim'ordine, continua a dettere legge sul circuito" esordisce così Paolo Bertolucci nel suo corsivo su 'La Gazzetta dello Sport' "Al di là dei discorsi sul giocatore più forte di tutti i tempi, che lasciano il tempo che trovano, possiamo ragionare su numeri straordinari, probabilmente irripetibili, e sul quesito su dove possa arrivare con gli Slam vinti. Ventuno anni fa il mondo del tennis applaudiva l'epocale sorpasso di Pete Sampras sull'australiano Emerson: l'apparizione di Federer, Nadal e Djokovic ha reso quel traguardo 'normale'; è questa 'stroardinarietà' la leva per pensare che il serbo possa arrivare a quota 30 Slam. Facendo meramente di conto, ci potrebbe riuscire in un paio di anni: nel 2021 e nel 2023 ha vinto tre Major e nel 2022 non ha disputato Parigi e New York. Nessun problema sul piano agonistico: si esalta nelle battaglie più dure e cura alla perfezione calendario e fisico: ha inoltre una concorrenza meno spietata di qualche anno fa, Alcaraz e Medvedev (quest'ultimo solo su cemento) non sono paragonabili a Roger e Rafa; c'è infine da valutare la variabile fortuna, negli US Open ha potuto sfruttare il sorteggio e qualche avversario che è inciampato da solo".

Il vero avversario per il campione serbo è fisiologico, ma stilare come orizzonte un traguardo simile definisce la grandezze di quando i 'Big Three' hanno sinora combinato: "L'età anagrafica ovviamente conta, perché ogni stagione che passa ne vale cinque anche se sei una macchina da tennis perfetta; la sua intenzione è giocare almeno altri tre anni, è probabile che vinca quindi ancora tornei Major. Se non ci fossero stati lui, Roger e Rafa, vincere trenta Slam sarebbe stata una ipotesi di scuola irrealizzabile: se non avessero gareggiato gli uni contro gli altri, ognuno di loro avrebbe potuto tagliare quel traguardo, è per questo che ciò che hanno costruito non avrà eredi".

Bertolucci Paolo

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