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NFL, magnifici playoff: quattro gare indimenticabili

24 GENNAIO
SPORT-USA/NFL

Chi ha avuto la fortuna di vedere live i playoff NFL dello scorso weekend non se li dimenticherà mai più. Tanto spettacolo, emozioni e risultati imprevedibili. Ecco la magia del football americano.

GUIDO BAGATTA

Possiamo tranquillamente dire che, il turno dei playoffs NFL giocato lo scorso weekend, è stato il più incredibile e spettacolare di tutti i tempi. Mai prima, infatti, quattro partite su quattro si erano risolte negli ultimi secondi e mai prima il livello di tensione era arrivata a livelli così alti ed esaltanti. Tre incontri su quattro sono stati vinti dalle squadre in trasferta (e già questo è un record) con il quarto, quello tra Kansas City e Buffalo che poteva terminare anch’esso allo stesso modo, se non fosse stato per un finale che, tutti quelli che l’hanno vissuto “live”, non si dimenticheranno mai più. Quello che hanno fatto Pat Mahomes e Josh Allen, dovrebbe essere messo sotto formaldeide e conservato, per sempre, nella “Hall of fame “di Canton Ohio. Quando mai, infatti, potremmo rivedere un match che negli ultimi tre minuti ha generato tre touchdown, due filed goal e un supplementare, vinto poi al primo drive dai Chiefs? E ancora, quando mai ritroveremo una partita di questo genere con i due quarterback che hanno messo in fila dei numeri pazzeschi? E per non farci mancare nulla, quante possibilità ci sono di rivedere un incontro con una simile posta in palio, senza nessun intercetto o fumble, in pratica quindi senza una palla persa da entrambe le squadra? Ovviamente, la risposta a tutte le domande è sempre la stessa: nessuna, mai, scordatevelo. 

Anche per ordine cronologico, delle quattro partite giocate, l’ultima è quella destinata a rimanere scolpita nella storia, anche se, facendo poi un breve esercizio di memoria, ci accorgiamo che, davvero, ognuna delle altre ha al suo interno una specie di cocktail raffinatissimo che rappresenta la bellezza estrema di questo sport. Prendiamo per iniziare l’impresa di San Francisco nei -19 gradi di Green Bay. In quelle condizioni, era davvero impensabile poter battere i Packers. E invece,  nel match decisamente meno spettacolare dei quattro, dove per oltre un ora nessuno ha praticamente mai chiuso un down, Jimmy Garoppolo è riuscito a tenere botta, facendo lo stretto necessario per uscire a braccia alzate dal Lambeau Filed, e alla fine ha compiuto l’impresa. La vittoria di Cincinnati a Nashville ,può invece essere catalogata con due  titoli: “il suicidio di Tannehill” e la “Conferma di Burrow”. L’ex qb di Miami ha infatti dimostrato di essere un ottimo regista per quanto riguarda la quantità di una stagione ma, come si era già visto in precedenza , di non essere in grado di gestire i momenti chiave della stessa. Due lanci “non accurati”, per essere …buoni e per la terza volta su tre, nellla loro storia i Titans, con il vantaggio del fattore campo da sfruttare sino al Superbowl, si sono fatti scippare in casa partita e playoffs. Dall’altra parte, invece, Burrow sembrava una specie di Joe Montana rinato, riveduto e corretto. Stessa freddezza, stesso carisma, stesso fisico, stesso braccio, quarant’anni più tardi. Per completare questa breve ma intensa analisi, non rimane che tessere le lodi di un altro qb, come Matthew Stafford, crocifisso negli ultimi dodici anni per le sue prestazioni non all’altezza della sua fama al tempo del college. Come si poteva anche evincere, evidentemente il problema non era lui inteso come tale, ma piuttosto i Detroit Lions che ne offuscavano fama e bravura. Una volta arrivato in una buona squadra, Stafford l’ha portata ai playoff per poi condurla alla vittoria nella tana del “Migliore di sempre”. Fa impressione pensare come l’ex QB di Georgia abbia tenuto botta sino alla fine ad ogni mossa di Brady, per poi concludere le danze con un drive perfetto che ha portato al field goal del trionfo.

A questo punto, aspettiamo di vedere cosa succederà domenica prossima: fare meglio sarà durissima ma….

GUIDO BAGATTA
Pat Mahomes

Getty ImagesPat Mahomes

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