QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Anche la NFL protesta contro il razzismo

28 AGOSTO
SPORT-USA/NFL

Diverse franchigie hanno interrotto gli allenamenti per un giorno, solidarizzando con la protesta partita in NBA.

SPORT TODAY

Continua a fare rumore la protesta dello sport Usa contro il razzismo, una contestazione scatenata dal ferimento alle spalle di Jacob Blake da parte della polizia a Kenosha, nel Wisconsin. In NBA non si è ancora ripreso a giocare (possibile un accordo per ricominciare nel weekend), mentre altre leghe hanno mostrato solidarietà fermando le proprie attività sportive: tra queste non poteva mancare la NFL.

Diverse squadre della Lega di football americano più importante al mondo, il cui 70% dei giocatori è afroamericano, hanno deciso infatti di non disputare le sessioni di allenamento né di svolgere altri tipi di attività (come le riunioni tecniche). A Los Angeles, nel SoFi Stadium che ospita il training camp dei Chargers, sullo schermo dello stadio è apparsa la frase pronunciata dalla sorella di Blake: "Basta! Non sono triste, non voglio la vostra pietà: voglio il cambiamento".

Cancellate le sessioni di allenamento anche di Green Bay Packers, Chicago Bears, Indianapolis Colts, New York Jets e Tennessee Titans mentre gli Arizona Cardinals hanno annullato le riunioni tecniche, non avendo in programma sessioni di allenamento. Anche i Denver Broncos si sono fermati, dopo una lunga riunione tra i giocatori. Altre squadre che invece sono scese in campo, come i New Orleans Saints, lo hanno fatto indossando caschi con impresso il nome di Jacob Blake.

La NFL e il sindacato giocatori (NFLPA) hanno dichiarato di appoggiare in toto ogni iniziativa per sensibilizzare la coscienza sociale da parte di ciascuna delle 32 franchigie.

 

SoFi Stadium, Los Angeles

Getty ImagesSoFi Stadium, Los Angeles

NOTIZIE CORRELATE