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Fuga per la vittoria: quando lo sport supera guerra e diversità

24 LUGLIO
NON SOLO SPORT

Nel 1981 esce Fuga per la vittoria (Victory), un film nel quale Stallone e Pelé si uniscono a tantissime star, del pallone e del cinema, per raccontare la storia della "Partita della Morte".

SPORT TODAY

Scheda

Titolo originale: Victory

Lingua originale: inglese

Paese di produzione: Stati Uniti

Anno: 1981

Genere: drammatico, sportivo, storico

Trama

Il film è una produzione liberamente ispirata alla storia della Partita della Morte, giocatasi in Ucraina, a Kiev, il 9 agosto 1942 tra una squadra composta da giocatori di Dynamo e Lokomotiv e una formazione costituita da ufficiali dell'aviazione tedesca Luftwaffe. In un campo di concentramento nel 1942, il maggiore nazista Von Steiner, ex calciatore della nazionale tedesca, incontra il prigionero britannico John Colby, ex calciatore con un passato in Nazionale inglese e anche nel West Ham. Dispiaciuto dalle circostanze del loro incontro, decide di organizzare una partita di calcio tra gli ufficiali e i prigioneri, capitanati da Colby.

Ovviamente, l'evento diventa un'occasione di propaganda per i tedeschi, cosicchè gli ufficiali tedeschi vengono quasi immediatamente rimpiazzati dalla Nazionale tedesca. Certo, i vertici dell'esercito di Hitler non potevano correre il rischio di vedere una squadra di militari perdere contro dei prigionieri di guerra. Tuttavia anche le truppe di Sua Maestà possono contare su calciatori importanti tipo l'altro inglese Brady Bobby Moore, lo scozzese Hayes e il coloured originario di Trinidad Luis Fernandez (semplicemente Pelè, presente nel film assieme a tanti altri veri giocatori, come il capitano dell'Inghilterra Moore.

Il maggiore Von Steiner, dispiaciuto per il corso degli eventi, consente a Colby di avere con lui giocatori professionisti catturati in altri campi di concentramento, come il belga Filieu, l'olandese van Beck e il norvegese Hilsson (ovviamente, arrivano in condizioni molto più che pietose). La svolta è che Hatch (Stallone, incapace di giocare a calcio e allora preparatore atletico) viene incaricato dal comando Alleato di contattare la resistenza francese (evadendo dal campo) per organizzare la fuga dei giocatori nel corso dell'intervallo della partita.

Hatch riesce a mettersi in contatto coi francesi e ad organizzare l'operazione, poi è costretto a rifarsi catturare per poter comunicare con Colby, ma viene messo in un pesante isolamente per il tentativo di fuga. Colby poi chiede ad Hatch, una volta uscito dall'isolamento, di giocare in porta, ma per fare questo deve dimostrare che il portiere titolare Tony Lewis, non è in grado di giocare. Una delle scene peggiori del film è Colby che con un calcio spezza il braccio del ragazzo (col suo consenso) per permettere ad Hatch di giocare.

Il giorno della partita allo stadio di sono tantissimi civili francesi, e pochi ufficiali tedeschi tra i quali lo stesso maggiore Von Steiner. L'arbitro chiamato per la gara, un piccolo direttore di gara di un paese neutrale, non è assolutamente in grado di mantenere l'ordine, sorvolando sempre sulle scorrettezze tedesche, e a fine primo tempo il risultato è già sul 4-1 (il gol dei prigionieri è di Brady-Moore, ben imbeccato da un cross proveniente dalla sinistra). Nel corso del tempo poi il miglior giocatore britannico, Fernandez-Pelé, si infortuna al petto ed è costretto a uscire.

Nel corso dell'intervallo però, quando è tutto pronto per la fuga, la squadra decide di continuare a giocare, consapevole di poter vincere. Tornati in campo giocano più decisi e determinati, e il finale è spettacolare. Pelé torna in campo e segna il 4-4 con una rovesciata entrata nella leggenda del cinema, mentre Stallone, fino a quel momento un pessimo portiere, riesce a parare un rigore al capitano tedesco Baumann.

Il film si conclude con l'invasione di campo del pubblico francese, che aiuta i prigionieri a fuggure scortandoli verso l'uscita, e mimetizzandoli donandogli i propri vestiti.

Riconoscimenti

Rolling Stone lo ha messo al 21° posto nella classifica dei più bei film sportivi di tutti i tempi

Nel primo week-end di apertura statunitense guadagna $ 2.488.808. L'incasso totale in patria ammonta a $ 10.853.418, mentre nel resto del mondo $ 16.600.000, per un incasso globale di $ 27.453.41

L'unico "riconoscimento" è la Candidatura per il Premio d'oro al Festival del Cinema Internazionale di Mosca nel 1981.

Montaggio e fotografia

Il montaggio è di Roberto Silvi, la fotografia di Gerry Fisher

Colonna Sonora

Bill Conti

La nostra opinione

Essendo la rivisitazione di un evento storico realmente accaduto, seppur con toni meno drammatici di quanto alcune versioni della storia suggeriscano (e lo stesso nome Partita della Morte è un'esagerazione propagandistica alleata), il film prova comunque a rendere un clima di tensione tra le parti che non si riesce ad avvertire più di tanto.

La pellicola rispecchia in pieno il positivismo dominante negli anni '80, e infatti per tutto il corso della proiezione non si ha mai la sensazione che i protagonisti non possano farcela, anzi, loro stessi sono pervasi da una fiducia incrollabile che, in un modo o nell'altro, tutto si sistemerà, o fuggendo o vincendo la partita.

Inoltre il messaggio veicolato dall'atteggiamento del maggiore tedesco Von Steiner è quello di una unità d'intenti che incarna perfettamente il valori dello sport. Nonostante sia un alto ufficiale tedesco in piena guerra, i valori sportivi nel rincontrare un vecchio amico-rivale come Colby hanno la meglio sulla sua funzione di militare, e il suo intento originale era seriamente quello di disputare un'onesta partita di pallone per rivangare i vecchi tempi lontani dalle armi.

Questo è un bellissimo messaggio di come lo sport possa trascendere e superare anche i momenti più bui della storia, le fazioni (l'episodio, narrato ora in modo molto favolistico, della partita di natale della Prima Guerra Mondiale ne è un bellissimo esempio) e la guerra.

La presenza di grandi campioni dello sport come Pelé e Bobby Moore rende tutto più realistico, anche se forse a distanza di 41 anni non ha più lo stesso impatto. Immaginate un film con Brad Pitt, CR7 ed Harry Kane, avrebbe molto più effetto agli occhi dei più giovani.

Il film insegna una bellissima storia di sport, una rivalsa sociale e un messaggio di pace e comprensioni anche tra popoli differenti. E ci piace!

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