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Canzoni e Sport: Non solo Hit

13 APRILE
NON SOLO SPORT

le nostre canzoni preferite nel mondo dello sport

SPORT TODAY

Che La leva calcistica della classe ’68, successo senza tempo del principe Francesco De Gregori – a proposito, auguri: Titanic, il disco che contiene la canzone, compie a giugno quarant’anni – sia uno dei brani che è d’obbligo citare in ogni lista di canzoni a tema sportivo, è cosa nota. Stesso ragionamento vale per altre canzoni che, nel corso degli anni, sono divenute veri e propri classici della musica italiana: sarà sufficiente citare ad esempio Nuvolari, pubblicata da Lucio Dalla nel suo album Automobili del 1976, o – rimanendo nell’ambito dei grandi autori nostrani – Bartali di Paolo Conte, dedicata all’indimenticato ciclista fiorentino; e ancora, di pochi anni prima, quella Luci a San Siro che, scritta da Roberto Vecchioni, della Scala del calcio e di un calcio che non esiste più è divenuta di fatto nostalgico riferimento.

Tra i brani più noti a tema sportivo, negli anni hanno fatto capolino canzoni appartenenti a categorie diverse: quelle che hanno avuto minor successo, quelle pubblicate in anni recenti e quindi non ancora definibili come evergreen, quelle che se fossero state pubblicate in anni in cui i dischi si vendevano davvero sarebbero state un immediato e gigantesco successo destinato a consolidarsi nell’immaginario popolare. Abbiamo scelto le nostre 10 preferite.

 La vita splendida del capitano – Daniele Silvestri

Romano e romanista, Silvestri nel 2019 omaggia Francesco Totti con una lettera che è un inno all’appartenenza e alle scelte fatte col cuore, anche e soprattutto a quelle che portano a delusioni e sconfitte.  Ma poi se capita, e spesso capita, ci ritroviamo appena più pesanti. E invece è proprio dopo la sconfitta che è bello avere questa schiena dritta, spiega il cantautore, sintetizzando in due righe quello che il Capitano è stato per Roma.

 La coscienza di Zeman – Antonello Venditti

Altro romano dal sangue giallorosso, l’amore di Venditti per la Roma – volendo definirne una temporalità – si esprime per la prima volta nel 1975, con la pubblicazione dell’immortale Roma Roma Roma; meno noto è invece il brano in questione, inserito nell’album Goodbye Novecento, del 1999, e dedicata esplicitamente all’allenatore boemo. La folla sta impazzendo ormai, all'attacco vai, in difesa mai, tu non ti fermerai: non sapremmo in quale altro modo definire la filosofia di gioco di Zeman.

La verità sul tennis – Virginiana Miller

La band livornese, capitanata da Simone Lenzi, pubblica nel 2003 il suo terzo album, intitolato come il brano in questione. Il disco, pur non ottenendo una ribalta nazionale, rappresenta una piccola gemma per coloro che, in ambito musicale, seguono anche le pubblicazioni meno improntate al successo commerciale. 

Dea pagana del sole sul campo centrale, spero in una volè di sguardi per me: questa la personalissima verità sul tennis di Lenzi.

Hubner – Calcutta

I riferimenti dell’indie italiano degli ultimi 10 anni all’immaginario calcistico sono innumerevoli e non sempre riuscitissimi. In questo caso, il cantautore di Latina elegge l’ex bomber triestino a proprio emblema, dichiarando di volerne imitare lo stile nel mantenere saldi, nonostante successi e contratti, le proprie radici e i propri affetti: certe volte vorrei fare come Dario Hubner, e non lasciarti a casa mai a consumare le unghie è una dichiarazione d’amore.

Milan, Milan – Tony Renis 

Un po’ complicato sostenere che questo brano abbia avuto una risonanza relativa, o sia noto soltanto agli addetti ai lavori: in pochi sanno, però, che a comporre l’inno del Milan è stato Tony Renis, nel 1988, su richiesta diretta dell’allora presidente rossonero Berlusconi, che – racconta il cantante e produttore milanese – volle poi modificarne due strofe.

Er tifoso – Franco Califano

È il 2006, al reality show Music Farm – di vita relativamente breve: tre sole edizioni, su Rai2 – partecipa anche Franco Califano, nato a Tripoli, padre di Pagani, cresciuto a Roma e da moltissimi considerato fieramente e originariamente romano. Alle 3 di notte, le telecamere lo riprendono che, nel sonno e senza averne coscienza, pronuncia la frase la formazione dell’Inter te l’ho detta? Toldo, Zanetti, Materazzi, Cordoba e Wome, per poi replicare qualche notte dopo, e sempre nel sonno, con un più esplicito Enricuccio, te lo devo dire. Questa Inter mi sta rompendo i coglioniEr tifoso, quindi, è lui: ma tifoso interista, di quelli veri, seppur in questo brano si metta nei panni di quello giallorosso.

Ti amo campionato - Elio e le Storie Tese 

M’han detto che non sei falsato, ha detto Umberto Agnelli che son state solo delle sviste, due o tre sviste arbitrali, canta Elio nel 1998, in un brano che – nello stile della band – esprime tutto il proprio sdegno per gli errori arbitrali che, durante la stagione 1997-1998, avrebbero favorito la Juventus. Inutile sottolineare che dopo lo scandalo Calciopoli del 2006 il brano ha avuto nuova vita. 

Che si tifi Juventus o qualsiasi altra squadra, i versi penso a quelli che hanno fatto un abbonamento da un miliardo in tribuna rossa per andare a vedere l'Inter, che si era comportata bene, o per andare a vedere la Lazio che a un certo punto della sua carriera, Diciamo il 5 aprile del 1998 ha avuto un fallo in area fatto da Iuliano sono poesia pura.

L’allenatore – Gianni Morandi

Per una volta, i riflettori si spostano da bomber e fuoriclasse a coloro che, dalla panchina, devono guidare gli undici in campo: a cantarne le gesta è Gianni Morandi nel disco A chi si ama veramente, pubblicato nel 2004, evidenziandone il ruolo da educatore e da maestro di vita. A vincere non è che sono sempre i migliori, noi prima siamo uomini e dopo giocatori, canta Morandi, da scolpire a caratteri cubitali all’ingresso di ogni impianto sportivo.

Adriano Celentano – Eravamo in centomila

22 novembre 1966, derby milanese di fronte a 75.000 spettatori, vincono i neroazzurri per 1-0 con autogoal di Sergio Maddè: l’anno dopo, su testo di Gino Santercole ispirato proprio al clima di quel match, Adriano Celentano pubblica questo brano come lato b di Tre passi avanti, rivolgendosi a una indefinita ragazza. Lei ha segnato un gol diretto nella porta del mio cuor è metafora di una tal semplicità che quasi ci conquista, seppur non sia plausibilmente il miglior verso nella pluridecennale carriera del Molleggiato.

La serie B –Francesca Michielin

Non tutti sanno che la cantante di Bassano del Grappa è una grande appassionata di sport, con un amore viscerale per il calcio – in particolar modo per la Juventus - e per il pilota Fernando Alonso, tanto da dedicare a entrambi un brano in 2640, album pubblicato nel 2018. In realtà, con La serie B la Michielin utilizza una metafora sportiva per parlare delle proprie pene d’amore: il riferimento calcistico è alla retrocessione del Vicenza in serie B nel 2001, che – dichiarerà in seguito – ha rappresentato la prima grande delusione della sua vita. 

Zeman

Getty ImagesLa coscienza di Zeman – Antonello Venditti

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