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Se il lavoro e il programma portato avanti nel day 1 è stato fitto, lo stesso sarà oggi, ma quello che conta è che entrambi i piloti abbiano mostrato una grande soddisfazione. Morbidelli e Quartararo avevano infatti chiesto a gran voce delle novità a Yamaha per contrastare l’agguerrita concorrenza delle altre scuderie e così sono stati accontentati con tre moto nuove nel box.
Motore, aerodinamica e carena nuova, questi i tre elementi su cui hanno puntato in casa Yamaha. Tre aspetti che hanno trovato l’approvazione di entrambi i piloti che hanno effettuato circa novanta giri a testa.
“Yamaha sta lavorando fortissimo per migliorare il pacchetto e nella prima giornata abbiamo provato tantissime cose molto interessanti. Prima di tutto abbiamo provato tre cose fondamentali: aerodinamica, telaio e motore. Proprio quest'ultimo elemento, devo dire, mi è piaciuto tantissimo, quindi sono curioso di vedere i prossimi step." Queste le parole del pilota romano che ha chiuso la prima giornata con il 14° crono, il migliore dei quali in 1’32”048.
E proprio il motore era uno degli aspetti su cui entrambi i piloti richiedevano un maggiore intervento migliorativo. Da inizio stagione infatti, è la mancanza di potenza il vero problema, che si traduce in un gap tecnico importante rispetto alla concorrenza. Il propulsore del 2023 però sembra aver risolto, almeno in parte, questo problema: “Il motore offre più potenza, anche se il carattere è rimasto molto simile. La cosa importante da sottolineare è che i miglioramenti sono avvenuti dove abbiamo bisogno, quindi è molto buona come cosa. Il telaio? Non è proprio come quello del 2020, ma va certamente in quella direzione e infatti i miglioramenti delle curve si vedono".
Oggi day 2 di test a Misano, cosa prevede il programma per Yamaha? Morbidelli è carico per affrontare una altro giorno di duro lavoro: "Sono previsti altri step di motore da provare. Poi spero che ci rimanga un po’ di tempo per fare un po’ di esperimenti di setup. Capitolo gomme: la gomma nuova mi è sembrata molto bella perché mi sembra un’ottima via di mezzo tra la soft e la dura. Potrebbe essere una soluzione molto interessante”.
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