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Valentino Rossi, brutto weekend al Mugello: 10° posto e condoglianze per Dupasquier

30 MAGGIO
MOTORI/MOTO/MOTOGP

Il pilota della Petronas pensa prima di tutto alla tragica scomparsa di Dupasquier, analizzando la situazione dall'alto della propria esperienza. Nonostante sia in secondo piano il lato sportivo, il suo 10 posto non è da buttare.

SPORT TODAY

Valentino Rossi chiude il proprio weekend del Mugello, sesto appuntamento del Motomondiale 2021, in maniera più dignitosa rispetto al venerdì e al sabato, con un decimo tempo finale che, tutto sommato, va bene. Ovviamente tutto l'aspetto sportivo passa in secondo piano in questo weekend, dove la "notizia" più importante è, purtroppo, la tragica scomparsa di Jason Dupasquier, pilota 19enne di Moto 3 vittima ieri di un bruttissimo incidente in qualifica che gli è costata la vita. 

Come tutti i colleghi, anche il Dottore regala parole per questa tragica scomparsa. Nonostante gli appassionati se ne dimentichino spesso guardando le corse, ogni weekend questi piloti mettono letteralmente in gioco le proprie vite, come se fosse normale, al solo scopo di fare ciò che più amano nella vita. Queste le sue parole a Sky Sport:

"Per prima cosa voglio fare le mie condoglianze a tutti, alla famiglia di Jason, al team ed ai suoi amici. Già da ieri sera sapevamo quanto la situazione fosse critica, perché la botta che aveva preso da Ayumu Sasaki lo aveva colpito sul casco. Ma, da una situazione disperata alla morte ce ne passa. Purtroppo anche la speranza se n’è andata questa mattina quando è arrivata la notizia. Quando accadono eventi simili ti chiedi sempre se abbia senso o meno continuare. Correre o non correre. Ad ogni modo sia che prosegui, sia che ti fermi, purtroppo Jason non può tornare tra noi, è stato tutto molto complicato, veramente difficile".

Ma da professionista di ventennale esperienza quale è Valentino Rossi, nel corso dell'intervista prova anche a concentrarsi sul lato prettamente agonistico:

"Come si era visto nei giorni scorsi facevo fatica a frenare e questo mi ha accompagnato lungo tutta la corsa. In partenza mi sono ritrovato a sandwich tra Pirro e Lecuona dopo che avevo già evitato Vinales. A quel punto ci siamo toccati, sono finito a fondo gruppo e ho perso tantissimo. Da quel momento in avanti ho messo in scena un passo decente, sono tornato su e ho recuperato qualche posizione. Facevo molta fatica a sorpassare, dato che sul rettilineo pagavo tanto a livello di velocità pura ma, alla fine, sono arrivato nei primi 10. Diciamo che sono andato in maniera decente, ho migliorato con il passare dei turni anche se rispetto a Le Mans ho dovuto cambiare diverse cose. Quest’anno è incredibile quanto tutto lo schieramento sia livellato verso l’alto. Tutti i piloti vanno forte e ogni moto è competitiva, per cui per emergere devi davvero non sbagliare il minimo dettaglio".

Oggi è andata così, e molti piloti del Circus, in primis Danilo Petrucci, si sono sentiti davvero male nel correre in un momento del genere. Ovviamente, come si dice, "lo spettacolo deve continuare", ma di fronte a queste tragedie forse un occhio di riguardo sarebbe stato necessario. Chiudiamo riproponendo una domanda posta da Petrux: "Si sarebbe corso se fosse morto un pilota Motogp?".

Valentino Rossi

Getty ImagesValentino Rossi

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