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Stoner: "Vie di fuga in asfalto: la cosa peggiore della MotoGP"

30 DICEMBRE
MOTORI/MOTO/MOTOGP

"I piloti non hanno più paura perché la pista non ha un bordo, mentre prima, quando c'era l'erba, tutti dovevano controllarsi di più"

SPORT TODAY

La maggior parte dei circuiti ha sostituito l'erba e la ghiaia con delle vie di fuga in asfalto nell'ultimo decennio, questo per cercare di migliorare la sicurezza dei piloti.

Nel 2021, la MotoGP ha implementato dei sensori sulle parti dipinte di verde subito oltre il cordolo per sorvegliare i track limits, con i piloti che in gara sono autorizzati a superarli solamente quattro volte prima di ricevere una penalità.

Stoner però ha detto che il problema è stato il modo in cui sono state applicate le regole, alla luce dei tre incidenti mortali che si sono verificati nel 2021.

L'australiano però ritiene che a peggiorare gli standard di guida sia il fatto che i piloti non hanno più paura nei duelli, perché sanno che tanto oltre i confini della pista le vie di fuga sono in asfalto.

"Penso che ci debba essere più supporto da parte della direzione gara", ha detto Stoner. "Penso che ci debba essere un po' più di chiarezza o decisioni definitive, perché questi problemi non c'erano stati per tanti anni".E ora c'è tutto questo margine di manovra, la pista non ha più un confine.

Si sposta sempre più in là ed è delimitato da un po' di vernice verde. Penso che non aiuti. I piloti non hanno più paura perché la pista non ha un bordo, mentre prima, quando c'era l'erba, tutti dovevano controllarsi di più. Ora è come: 'ehi, non importa se finisco fuori dalla pista, perché c'è molto asfalto'. Quindi penso che tutti debbano imparare ed avere un po' più di rispetto reciproco".

Fabio Quartararo GP San Marino MotoGP 09112020

Getty ImagesFabio Quartararo GP San Marino MotoGP 09112020

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