Rossifumi, Valentinik, The Doctor: quanti soprannomi per Valentino Rossi

Dopo la prima annata in 500, Valentino Rossi adottò il soprannome The Doctor, perchè "In Italia si dice che sei un ‘Dottore’ quando sei molto bravo a fare qualcosa. Qualcosa ad alto livello. E’ un modo di dire...”. Scelta che si rivelerà quanto mai azzeccata dato che nel lontano 2005 Vale divenne veramente un "Dottore", dopo la laurea ad Honorem in "Comunicazione e pubblicità per le organizzazioni” rilasciatagli dall'Università di Urbino. 

Il Dottore è infatti ad oggi più famoso soprannome di Rossi, conosciuto in tutto il mondo. Ma forse non tutti sanno che questo non è di certo stato l'unico soprannome che Valentino Rossi ha avuto nel corso della sua infinita carriera sulle due ruote. Tralasciando il primissimo Nickname di Virus, datogli dall'ex campione 500 Marco Lucchinelli quando era ancora un bambino, il primo vero soprannome di Rossi nel Motomondiale è stato Rossifumi. 

Questo nome deriva dall'ammirazione di Rossi per un particolare pilota giapponese che lui aveva visto correre a Suzuka nel 1994. Norifumi Abe era il nome di questa wild card che, scattato dalla settima casella in griglia, con una tuta e una Honda viola, contende la vittoria a Mick Doohan e Kevin Schwantz sino a quando al terzultimo giro, nel tentativo di restare incollato agli scarichi della Suzuki di Schwantz, ruzzola nella ghiaia con la moto che si schianta contro le barriere. Il pubblico è in estasi, e Rossi rimane estasiato dalla potenza di questo pilota che decide di utilizzarlo per il proprio primo soprannome. 

Stupenda anche la dedica che gli ha concesso nel 2008. Alla morte di Abe, Rossi gli dedicò il Mondiale e corse con un suo adesivo stampato sul casco. 

Alla vigilia della terza annata in 250, Rossi adotta un nuovo soprannome sulla sua tuta, Valentinik che andrà a sostituire Rossifumi. L'origine di questo soprannome è ben spiegato dai Stuart Barker nel suo libro ‘Valentino Rossi, la biografia’:

"Durante quel viaggio lessi un fumetto di Paperino che in quest’avventura si trasformava in una sorta di supereroe, Paperinik con tanto di maschera e mantello. Questo personaggio però era sfortunato, non era come Superman, era veramente un disastro e più che risolvere problemi finiva per combinarne di tutti i colori. Mi divertì molto e pensai che sarebbe stato divertente chiamarsi così...”.

Questi i nomi che hanno scandito la carriera del #46, anche se nell'immaginario collettivo rimarrà per sempre "Il Dottore".

Getty ImagesValentino Rossi nel 1999