QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Nadia Gresini: amore e dolore nel successo di Losail

8 MARZO
MOTORI/MOTO/MOTOGP

“Abbiamo attraversato momenti difficili, ma ce l'abbiamo fatta"

SPORT TODAY

Primo Gp in Motogp e prima vittoria: meglio di così non si poteva cominciare. Il Team Gresini torna dal Qatar con il primo meritatissimo posto conquistato da Enea Bastianini sul circuito di Losail. Un successo che che racchiude dentro di se tanti aspetti, emozioni, sfumature.

Sono contrastanti i sentimenti che prova Nadia Padovani, la vedova Gresini, dopo la vittoria nella prima gara ufficiale della stagione. Certo è che vedere "il bestia" tagliare il traguardo col dito al cielo è stata un'iniezione di stimoli per il futuro. Adrenalina a tutto gas verso il futuro di un campionato del mondo lungo e difficile, ma in cui il team Gresini ha già piazzato la zampata vincente.

Riavvolgendo il nastro di quanto accaduto un anno fa, poteva essere semplice dire basta. La morte di Fausto, marito di Nadia e ideatore con la compagna del team, è stata pesante da metabolizzare, invece Nadia e i suoi figli, supportati da Carlo Merlini, storico braccio destro del manager di Imola, hanno preso le redini della squadra e tenuto compatto l’ambiente, lavorando, provando, studiando, mettendoci l'anima.

L’impresa di Bastianini ha regalato una vera e propria iniezione di energia. “È un successo che ha dentro tanto dolore. Tanto amore per mio marito“.

La signora Gresini, prima donna team manager della MotoGP, mai avrebbe pensato ad una vittoria all’esordio: “Non l’avrei mai immaginato. Nel mio cuore, alla vigilia della corsa, con Enea in prima fila, speravo in un terzo posto. La vittoria proprio no, non la prendevo in considerazione“. 

Inevitabile che in questi casi riaffiorino tanti ricordi, a cominciare dal 1987 quando ha conosciuto Fausto, all’epoca pilota. Insieme hanno messo su famiglia, la squadra, scrivendo pagine di storia del motociclismo.“Che sarei andata avanti l’ho avuto chiaro al funerale di Fausto. L’ho deciso lì, d’impulso. Perché era quello a cui aveva dedicato tutta la vita. Conoscevo i tecnici e i suoi uomini di fiducia perché venivano a casa a cena. Perché ridevamo insieme, ma non avevo idea di come funzionasse il team. Abbiamo attraversato momenti duri, compreso quello in cui uno sponsor si è tirato indietro all’improvviso. Ma siamo stati più forti di tutto“.

Enea Bastianini, MotoGP

bastianini

NOTIZIE CORRELATE