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Motogp, Valentino Rossi: "Yamaha non è messa male, oggi non sono contento"

14 AGOSTO
MOTORI/MOTO/MOTOGP

Le qualifiche si sono concluse col 18° tempo per Valentino Rossi in Petronas, la casa satellite della Yamaha che il prossimo anno non sarà più in Motogp.

SPORT TODAY

Anche se la pista non sta dando delle grandi soddisfazioni a Valentino Rossi col 18° posto odierno in qualifica dietro il fratello Luca Marini nel secondo appuntamento al Red bull Ring, l'argomento del giorno è senza dubbio Yamaha, sia per quanto riguarda la vicenda di Maverick Vinales sia per l'addio alla Motogp di Petronas.

Queste le parole di Valentino a riguardo del proprio team:

"Mi hanno detto ieri sera che chiuderanno i team Moto2 e Moto3 ed è una bruttissima notizia, perchè si trattava di due squadre di primo livello. Senza contare che Petronas è un nome importante per il nostro ambiente".

Per il prossimo anno il nome che circola è quello di Binder come pilota:

"Darryn ha molto supporto da parte della squadra e nel 2022 avrebbe dovuto correre in Moto2. Ha già il fisico giusto per la classe regina, ma passarci direttamente dalla Moto3 potrebbe non essere semplice".

Ovviamente, dopo questa decisione, il team satellite Yamaha ne dovrebbe uscire di molto indebolito. Proprio per questo la domanda è ovvio: quale sarà il futuro di Yamaha? Questa la risposta del Dottore:

"La squadra ci sarà ancora e sarà allo stesso livello di ora. La cosa più importante è il team ufficiale e non sono messi male. Quartararo è fortissimo e giovane, se arriverà anche Morbidelli avranno due grandi piloti. Ci sono altre Case che hanno puntato maggiormente sui giovani per il futuro, ma non vedo la situazione di Yamaha così brutta, del resto sono in testa al campionato".

Yamaha che il prossimo anno perderà Top Gun Maverick Vinales, che oggi ha parlato della sua sospensione e dell'eposodio che ha portato a questo provvedimento. Ecco il pensiero di Vinales:

"Ha fatto ciò che doveva fare, dicendo la verità. La frustrazione per i cattivi risultati ti può far perdere la testa, ma non credo che volesse veramente danneggiare la moto. Si è scusato e penso che potrà tornare in gara già tra due settimane a Silverstone. Sarebbe meglio per tutti”.

Poi si passa a parlare della pista e del 18° posto odierno in Austria:

"Non sono molto contento, perchè oggi potevo fare meglio, Purtroppo la seconda gomma morbida che ho montato in qualifica non aveva grip, non funzionava es è stato un po' frustrante. Potevo migliorare, comunque il passo che ho tenuto nelle FP4 non era male e siamo tutti molto vicini. Domani punto a prendere qualche punto".

Infine, una domanda tecnica sulle gomme, dato che tanti piloti oggi si sono lamentati del grip. Quanto è davvero difficile fare gomme adatte alla Motogp?

"Evidentemente si, alla fine devono garantire unn grandissimo grip avendo pochissima impronta a terra e infatti, quando qualcosa non funziona, te ne accordi al massimo angolo di piega. Ne ho parlato tante volte con Tamasso (responsabile Michelin, ndr) e mi ha spiegato che fanno un sacco di test sugli pneumatici con dei macchinati super precisi. Appena vedono che qualcosa non va, non portano neanche quella gomma, ma a volte i numeri che vedono sono buoni e i piloti si lamentano. Oggi ho usato 4 gomme morbide posteriori tra mattina e pomeriggio: 3 andavano enne mentre la quarta no. Capita, parliamo di pochi decimi, ma in Motogp fanno la differenza. L'impegno di Michelin è massimo".

valentino rossi

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