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Motogp, Valentino Rossi e il problema sicurezza: il Dottore si espone

7 GIUGNO
MOTORI/MOTO/MOTOGP

La Moto3 è sicuramente la categoria più pericolosa del Motomondiale, ma il problema della sicurezza sembra ignorato da troppo tempo. Valentino Rossi non ci sta e spara a 0 sulla Race Direction.

SPORT TODAY

Nella giornata di oggi sono andati in scena alcuni test per i piloti Motogp sulla pista di Barcellona, ma come era prevedibile il tema principale non è stato esattamente questo. Tantissimi piloti, infatti, hanno parlato del tema sicurezza nel motomondiale, e soprattutto della passività della Direzione Gara che ha lasciato davvero stupiti tutti quanti. 

L'episodio clou è stato senza dubbio quello relativo a Quartararo, che ha concluso la gara di ieri con la tuta aperta e senza Chest Protector (la pettorina di protezione), ma anche in Moto3 si sono viste tantissime manovre oltre ai limiti del consentito, ad una sola settimana dalla tragica morte di Jason Dupasquier. Quello che ha lasciato di stucco proprio tutti è che la Direzione Gara e i commissari probabilmente sarebbero rimasti in silenzio se non fossero arrivate le proteste di Ducati e Suzuki.

Temi scottanti che oggi ha trattato anche Valentino Rossi, che non si è affatto nascosto. Anzi, il pilota della Yamaha Petronas è andato decisamente all'attacco, soprattutto per quanto riguarda il tema Moto3. Queste le sue parole:

"C'è sempre troppa confusione, nelle situazioni più complicate non è mai chiaro cosa può succedere nelle due ore dopo la gara. Le regole non sono abbastanza precise e in molte cose sono lasciate al giudizio dello Steward Panel. E a volte vediamo reazioni diverse per la medesima situazione, a seconda dei piloti o delle categorie. Questo crea molta confusione".

Quando si inizia a parlare nello specifico di Moto3, poi, la situazione si complica ulteriormente, col centauro di Tavullia che sembrava un vero e proprio fiume in piena, attaccando anche il modo in cui viene gestita mediaticamente la categoria:

"Io ho paura quando guardo le gare di Moto3. Penso che ora sia troppo pericolosa, non riesco a godermela perché sono preoccupato. Non è un problema facile da risolvere, ma l'organizzazione dovrebbe parlare con i piloti e farlo seriamente. Dovrebbe parlare uno per uno con quelli che fanno delle cose pericolose, fargli rivedere le immagini e minacciarli di squalificarli se rifacessero una cosa del genere. Questo mi sembrerebbe il modo giusto di agire [...] Poi mi sembra che ci sia una spettacolarizzazione eccessiva della Moto3, anche sui social, con frasi tipo: 'what a race', 'unbelievable, last lap with 25 riders'. Addirittura spingono per farla diventare ancora di più. E non mi sembra la scelta giusta. Questo però è un lavoro grande, nel quale la gente deve stare lì a guardare le gare e a parlare con i piloti. Però di lavorare molto non è che son tutti contenti".

Ma non solo, perché poi è arrivata una stoccata precisa all'operato della Race Direction e dello Steward Panel:

"Mi sembra che siano concentrati principalmente sulla MotoGP e dovrebbero impegnarsi di più anche con la Moto3, ma probabilmente non è abbastanza importante. C'è molta confusione nelle regole, ci sono cose che si fanno perché le chiedono le Case. Anche l'anno scorso hanno aspettato una settimana per parlare con Zarco in Austria. Dipende anche da che ora hanno l'aereo per tornare a casa domenica pomeriggio. Se ce l'hanno alle 4, allora è difficile con Zarco. Bisognerebbe prenderlo più seriamente questo tema della sicurezza".

Parlando poi dei test di oggi, Valentino ha trovato alcuni spunti interessanti che potrebbero aiutarlo nelle prossime gare:

"Questo test non è stato male. La Yamaha non aveva portato troppe cose da provare, ma abbiamo lavorato bene sulla moto. Abbiamo provato una sospensione diversa, una gomma per la Michelin ed anche il disco freno più grande per l'Austria, ma l'obiettivo era cercare di ritrovare il feeling che avevo perso ieri. Fin dall'inizio ho ritrovato il passo di sabato e poi siamo riusciti a migliorare l'assetto. Abbiamo chiuso nella top 10, quindi sono contento perché sono stato abbastanza veloce".

Non è ancora riuscito invece a darsi una spiegazione del calo di ritmo accusato nella gara di ieri con la gomma dura al posteriore:

"Sembra che per qualche motivo le tre Yamaha che hanno usato la gomma dura (lui, Quartararo e Morbidelli) abbiano perso sei o sette decimi di passo in gara. Le altre moto invece non li hanno persi, perché le KTM e le Ducati sono arrivate davanti con la hard, quindi la scelta non era male. Vinales, che invece ha usato la media, ha mantenuto più o meno il ritmo di sabato. Ne abbiamo parlato anche con la Michelin, ci hanno detto che controlleranno, ma io sinceramente il perché non me lo spiegare".

Valentino Rossi

Getty ImagesValentino Rossi

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