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Le difficoltà dell’ultima stagione hanno segnato un unto di svolta, ribadito in prima istanza dalla permanenza di Fabio Quartararo, punta di diamante della casa nipponica. E proprio il team manager Yamaha Massimo Meregalli ha tracciato la linea ribandendo la volontà di cambiare al più presto rotta. «Senza alcun dubbio è stata la stagione peggiore da quando sono in MotoGP, lunga perché abbiamo avuto le Sprint ed è stata avara di risultati. Purtroppo avevamo capito fin dall'inizio che la situazione sarebbe stata difficile. Nel 2021 eravamo partiti forte e gli avversari avevano ancora le moto nuove da sistemare, poi abbiamo sofferto nella seconda metà di stagione. Eravamo stati in grado di nascondere i nostri limiti negli scorsi due anni perché gli altri avevano avuto problemi all'inizio. Quest’anno, invece, tutti sono partiti forte, con moto competitive, e ci siamo trovati di fronte alla realtà».
Qualche segnale è però arrivato comunque nel corso della stagione, grazie ai tre podi conquistati da Quartararo alla domenica e grazie al podio nella Sprint di Assen. Bottino lontano alle aspettative di un campione del mondo, ma già un segnale incoraggiante. «Alla fine di questa stagione, abbiamo iniziato a provare qualcosa di nuovo per la prossima. Abbiamo preso dei rischi perché Yamaha non era abituata a dare ai piloti delle novità non ancora provate dai tester. Non avevamo nulla da perdere e abbiamo cercato di anticipare qualcosa. Alla fine qualche miglioramento c'è stato nelle ultime gare. Ora spero di partire da Sepang un po' più avanti di come abbiamo finito a Valencia».
Al di là di Quartararo - atteso da una stagione cruciale visto il contratto in scadenza tra un anno - la situazione in casa Yamaha è chiara e guarda anche un possibile ritorno di Valentino Rossi. Non in pista, ovviamente, ma tramite il suo team. La casa nipponica punta infatti ad avere un nuovo team satellite nel 2025 e punta a subentrare a Ducati nel team VR46. Lo conferma lo stesso Meregalli: «È uno dei nostri obiettivi e la sua gestione sarà diversa rispetto a quella che avevamo in passato, quando fornivamo semplicemente le moto. L'idea che MotoGP, Valentino Rossi, Yamahaabbiamo ora è di avere una sinergia diretta con il team satellite per lavorare insieme. Sicuramente il primo team da scegliere per noi sarebbe quello di Valentino, è ambasciatore Yamaha e i nostri rapporti sono conosciuti». La strada per il clamoroso ritorno è tracciata, ora non resta che provare a percorrerla.
Getty ImagesValentino Rossi