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Il transalpino della Yamaha ufficiale trionfa in solitudine e per lui è l’ottavo successo in carriera nel motomondiale, il settimo in MotoGP, che gli fa anche incrementare la leadership in classifica grazie alla caduta di Bagnaia: ora conduce infatti con 24 lunghezze su Zarco, oggi quarto, e 26 sul torinese. Il duello per il secondo posto lo vince apparentemente Oliveira davanti a Mir e a Zarco ma il portoghese ha messo le ruote sull’erba e viene retrocesso di una posizione a favore dello spagnolo della Suzuki campione del mondo uscente ma poi di nuovo viene riposizionato al secondo posto.
Tante le cadute, tra cui quelle di Takaaki Nakagami e di Alex Rins, compagno di squadra di Mir, per cui Valentino Rossi riesce a risalire fino al decimo posto. Quinta la KTM di Brad Binder, sesta la seconda Ducati ufficiale, quella di Jack Miller, settima l'Aprilia di Aleix Espargaro, ottavo Maverick Vinales con la seconda Yamaha ufficiale, nono Danilo Petrucci con la KTM. Franco Morbidelli, compagno di squadra di Valentino Rossi in Yamaha Petronas, per una volta è finito dietro al Dottore e fuori dai punti, sedicesimo, a causa della caduta di Marquez che gli ha compromesso la gara.
Getty ImagesFabio Quartararo