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Motogp: Melandri analizza la prima parte di stagione

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"Quartararo è molto maturato, Marquez con una Honda andrebbe il doppio. Rossi deve dire basta"

SPORT TODAY

Archiviato l'ultimo giro di pista ad Assen e prima di salire in sella ad Agosto in Stiria, il mondiale va in pausa per 5 settimane. Marco Melandri, campione del mondo 250, oggi apprezzato commentatore tecnico di Dazn analizza nel dettaglio i temi emersi nelle prime nove gare del campionato.

“Il livello si è alzato tantissimo: anche se fosse in forma, Marquez non vincerebbe come prima”. Melandri dice la sua su molti protagonisti ma si sofferma maggiormente su due piloti. Il primo, ovvero il leader momentaneo della classifica piloti, Fabio Quartararo e poi Marc Marquez. 

“Quartararo lo avevo indicato come il favorito alla vigilia: è sempre stato velocissimo ed è ulteriormente maturato - dice Marco, che vede il compagno di squadra Maverick Vinales adattato all’Aprilia -. “Potrebbe essere un bello stimolo per lui e l’Aprilia è una moto molto migliore di quello che sembra”. Melandri apprezza Mir (“E’ un pilota fortissimo”) e, soprattutto, Oliveira: “Non è carismatico, ma è tanto, tanto concreto. Va forte ed è intelligente”, mentre da Petrucci si aspettava queste difficoltà, anche perché, secondo Marco, “la squadra e la moto non sono all’altezza”. 

Doveroso un passaggio su Marquez rientrato nel circus dopo il calvario causato dall'incidente di più di un anno fa. “Avevo detto che sarebbe tornato lui da dopo il Mugello: forse è un po’ indietro rispetto alle aspettative, ma in Germania e in Olanda è andato fortissimo. E la Honda, lo dico da anni, è la moto più difficile: con una Ducati, andrebbe il doppio…”.

Inevitabile infine non parlare della crisi di Valentino Rossi. Melandri non usa mezzi termini per spiegare la situazione del "dottore". "Ormai non ce la fa più. Il tempo passa inesorabile. Guardate i piloti in centro curva. Lui sta in moto in un modo, Quartararo ha tutt’altra posizione. I tempi sono cambiati. Ogni cinque anni c’è un cambio generazionale. Bisogna accettarlo, non c’è altro da fare".

Fabio Quartararo

Getty ImagesFabio Quartararo

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