Motogp, Marquez critica Joan Mir, lo spagnolo risponde: "Io non cado tanto"

La stagione 2020 di Motogp ha visto trinfare un vero e proprio Underdog, ovvero Joan Mir, pilota della Suzuki. Approfittando dell'assenza di Marc Marquez e dell'anomalo calendario causa emergenza Covid-19, Mir è stato capace di imporsi nel mondiale grazie a una sola vittoria al Ricardo Tormo di Valencia (e 6 podi). A prevalere la sua costanza di risultati, senza prendere troppi rischi, ma sfruttando al meglio una GSX-RR impeccabile rispetto agli avversari.

Quest'anno, tuttavia, la costanza di rendimento non sta bastando, e non basterà, per laurearsi campione un'altra volta. Alla ripresa dopo la pausa, il weekend dell'8 agosto in Stiria, Mir partirà dalla quarta posizione nel mondiale piloti a 55 lunghezze da Fabio Quartararo. Difficile pensare ad una rimonta, tanto che Marc Marquez giorni fa ha messo in evidenza l’eccessiva prudenza del connazionale:

“Sta facendo la stessa strategia dell’anno scorso, cercando di essere coerente e finire le gare. Ma così puoi vincere una volta, non per molti anni". Nelle prime nove gare il campione della Suzuki ha conquistato tre terzi posti (Portimao, Mugello, Assen) senza mai vincere ed è arrivato tra i primi 5 in altre due occasioni.

Queste parole, anche se pronunciate da un fuoriclasse assoluto come il #93 Honda, non hanno fatto piacere a Mir, che in un’intervista a El Mundo, ha replicato al fuoriclasse Honda: 

“Io e Marc guidiamo moto diverse e lui non sa dove sia il limite della Suzuki. Non sono un pilota con molte cadute, ma questo non significa che non sto spingendo al massimo. Per me andare al massimo è anche sapere fino a che punto spingersi e quando fermarsi“.

Una frecciata bella e buona sia a Marquez, protagonista di tantissime cadute anche pericolose in questo inizio di mondiale, sia al compagno di box Alex Rins. La personalità non manca, riuscirà Mir a metterci anche un po' più di Garra?

Getty ImagesJoan Mir