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Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l’affare tra Ducati e la VR46 di Valentino Rossi sembrava ormai cosa fatta. Il team manager della Ducati Davide Tardozzi però frena: "Non manca solo la firma, mancano molti dettagli. Altre case stanno facendo le loro offerte. Ad oggi non c’è nulla di firmato, ci sono discussioni in corso con VR46 e Gresini Racing ed entrambe hanno dialoghi con altri costruttori. Ci sono mille cose da mettere a posto".
Tardozzi invece non esclude di poter schierare otto Ducati in griglia nel 2022: "Ci sono trattative in corso, fino a tre anni fa avevamo otto moto. Questo non significa che succederà - sottolinea a MotoG-Podcast -. Mi sembra assurdo pensare a otto moto ufficiali, non ha senso. Abbiamo dato una moto ufficiale a Martin quest’anno, ma la moto ufficiale serve per togliere l’ultimo decimo. Ad un rookie non serve la moto factory".
Nel frattempo l'intesa tra Pecco Bagnaia e Jack Miller funziona: "Quando Jack è rientrato ai box ha festeggiato e dopo due minuti è andato ad abbracciare Pecco. Il rapporto di stima che c’è tra loro è vero, sarà un grosso vantaggio per noi – aggiunge Davide Tardozzi – Presto per dire che abbiamo trovato le soluzioni del mondo. L’anno scorso ci hanno massacrato quando abbiamo deciso di chiudere con Dovizioso e Petrucci, la decisione è stata difficile per noi. Da quando è arrivato Gigi ha avuto una serie di intuizioni che hanno fatto il corso della MotoGP, sia sulla moto che fuori dalla moto. Siamo stati i primi a prendere un giovane pilota e fargli fare il collaudatore. I primi a fare il test su un circuito 15 giorni prima della gara. Intuizioni che hanno fatto storia in MotoGP…".
Getty Imagesvalentino rossi