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Motogp, Honda in crisi nera: il team apre alle concessioni

6 GIUGNO
MOTORI/MOTO/MOTOGP

Mai come in questo periodo la Honda sta soffrendo la non competitività di Marquez. Se negli anni scorsi il suo talento aveva mascherato le lacune, già da anni molti piloti lamentano l'inguidabilità del mezzo.

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La situazione in casa Honda, in questo inizio di Motomondiale 2021, è davvero disastrosa. Pol Espargarò e Marc Marquez sono lontani dal vertice, pur concedendo al campione le attenuanti per il lento recupero dal suo infortunio. Non vanno meglio nemmeno le moto affidate a Lucio Cecchinello, con Nakagami e Alex Marquez ugualmente poco competitivi.

Emblematico, in questo senso, il commento di Pol Espargarò, che a modo suo ha aperto una nuova era in casa Honda, soprattutto se rapportato con il Palmares e la storia del marchio nipponico. Queste le sue parole dopo le qualifiche di Barcellona:

"Abbiamo bisogno delle concessioni altrimenti l’anno prossimo i cinque giorni di test non saranno sufficienti per uscire da dove siamo". 

Le concessioni, dunque. Ma cosa sono queste concessioni in Motogp?

Di fatto, la differenza principale tra i costruttori che le usano e quelli che non lo usano è il numero di motori e il loro sviluppo durante la stagione. Coloro che non si qualificano hanno sette motori per pilota a stagione, tutti identici, che sono sigillati nel primo Gran Premio dell’anno e non possono variare. Coloro che li hanno già abbandonati o non li hanno mai avuti, d'altra parte, possono utilizzare fino a nove motori all'anno (in un campionato del mondo con un minimo di 19 gare), e tutti possono essere diversi ed essere sviluppati durante la stagione. Un altro vantaggio è che i team con concessioni sono liberi di effettuare test privati con i loro piloti e collaudatori di fabbrica, mentre i produttori senza concessioni possono fare solo test ufficiali della MotoGP.

Di conseguenza, se in questa stagione Honda non riuscirà ad andare a podio potrà godere di vantaggi di sviluppo considerevoli, che potrebbero permetterle di tornare al TOP. Per fare un esempio, alcune delle squadre che utilizzano queste concessioni sono KTM, Aprilia e Suzuki. Soprattutto l'ultima, abbiamo ben visto quanto la moto sia migliorata nel corso degli ultimi 3 Mondiali. 

Come riporta Motorsport.com, durante il 2020 e il 2021, a causa del congelamento dei motori, la FIM non ha permesso ingressi nel club dei team con concessioni, ma la porta si apre per il 2022 e arriva proprio nel momento in cui HRC sta attraversando il suo periodo peggiore. 

D'altro canto, il Cabroncito Marc Marquez spera ancora di pooterne fare a meno, dunque di acchiappare almeno un piazzamento in questo 2021. Come riporta la Gazzetta dello Sport: "la situazione è esplosiva: ai box si è rivisto Shinichi Kokubu, direttore tecnico ai tempi dell’addio di Shuhei Nakamoto e poi di Livio Suppo, prima di essere esiliato in Superbike per far posto a Takeo Yokohama. Il suo compito? Fare rapporto ai vertici HRC in Giappone".

Marc Marquez

Getty ImagesMarc Marquez

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