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MotoGP, Ezpeleta contro le soluzioni della F1 sullo spettacolo

25 GIUGNO
MOTORI/MOTO/MOTOGP

Il numero 1 della MotoGP non pensa di modificare moto e regolamenti per rendere la categoria più interessante.

SPORT TODAY

La MotoGP sta affrontando una piccola-grande crisi in questi anni. Proprio come la F1 infatti, anche la classe regina del motociclismo si sta scoprendo molto meno spettacolare rispetto a qualche anno fa. Colpa dell'esasperata elettronica che sta rendendo sempre più difficili i sorpassi in pista, così come le rimonte che, sulle due ruote, hanno spesso significato leggenda.

Inoltre, la contemporanea assenza di Valentino Rossi (ritirato) e Marc Marquez (infortunato) ha provato la categoria dei due principali protagonisti dell'ultima decade, e questo non aiuta di certo il lato mediatico.

Anche la F1 ha avuto un problema simile, ma è stato "risolto", almeno in parte, modificando le specifiche tecniche, il regolamento e le vetture, in modo da favorire spettacolo e sorpassi in pista. La situazione non si può ancora dire risolta, i problemi aerodinamici rimangono, ma senza dubbio sia dal lato sicurezza sia dal lato spettacolo le cose sono molto migliorate. 

Una linea che però non verrà seguito dal numero 1 della MotoGP Carmelo Ezpeleta, come spiegato in una bella intervista all'iberico AS:

"Il regolamento tecnico attuale è stato approvato per i prossimi cinque anni dai costruttori, è possibile modificarlo solamente se sono tutti d’accordo. Le corse sono così e se la presunta diminuzione della spettacolarità non è una coincidenza, non è cola mia. Non modificheremo le moto per creare più sorpassi".

Per il futuro però un'idea è quella di ridurre la velocità di punta delle moto:

"Il desiderio è che la velocità massima fosse leggermente più bassa. Al momento ci sono delle idee. Le diremo a ciascun costruttore e loro ci comunicheranno cosa ne pensano. Proveremo a tirare fuori qualcosa. Per il 2027 tuttavia non sono costretto a seguire nessuna linea generale. La FIM e noi potremmo creare regole tecniche che, se pure tutti i costruttori che competono nel campionato in quel momento fossero contrari, potremmo lo stesso fare. Per farle passare non serve l’unanimità come per le modifiche”.

Carmelo Ezpeleta

GettyCarmelo Ezpeleta

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