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MotoGP, Ducati: Gigi Dall'Igna fa il punto sulla stagione 2021

17 NOVEMBRE
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Grande soddisfazione per Gigi Dall'Igna, ma anche la consapevolezza per dover ancora fare il salto definitivo per puntare al titolo nel 2022.

SPORT TODAY

 E' stato un anno ricco di successi per Ducati in MotoGP e Gigi Dall'Igna ci tiene a celebrarlo in modo appropriato. La moto di Borgo Panigale ha vinto il Mondiale Costruttori per la seconda volta consecutiva e la terza nella storia, Pecco Bagnaia è vice campione del mondo. 357 punti totali in campionato per la Ducati così suddivisi: Pecco Bagnaia (167 punti), Jack Miller (63 punti), Johann Zarco (86 punti), Jorge Martín (25 punti) ed Enea Bastianini (16 punti).

Oltre a questo, la vittoria nella classifica team e Pramac come miglior team indipendente, Martin Rookie of the year, Zarco migliore di un team satellite. Insomma, le basi per sognare un grandissimo 2022 ci son eccome. Questi alcuni degli altri successi della stagione, rimarcati da Sky Sport: "Con 7 vittorie nel 2021, Ducati è la casa costruttrice ad aver ottenuto più successi quest’anno in MotoGP. Per la prima volta ha piazzato tre moto sul podio in un unico Gran Premio, l’ultimo della stagione, vinto da Bagnaia davanti a Martín e Miller, e ha messo tre moto in prima fila (in due occasioni, a Misano e a Valencia). In ogni Gran Premio della stagione 2021 almeno una Ducati è partita dalla prima fila dello schieramento. Su 54 piazzamenti disponibili in prima fila nei 18 Gran Premi disputati, la casa italiana ne ha ottenuti 30. Ciò significa che il 55% delle prime file di questa stagione sono state occupate da una rossa. In 8 gare su 18 almeno 2 piloti Ducati sono saliti sul podio".

A parlare di tutto ciò, portando in alto i colori Ducati, ci ha pensato nell'incontro di fine anno coi giornalisti Gigi Dall'igna, che ha fatto prima di tutto il punto sui suoi piloti:

Su Pecco Bagnaia: "Un pacchetto moto-pilota destinato a essere protagonista nella stagione 2022. Pecco è andato oltre le aspettative, ha fatto un lavoro incredibile: nella seconda parte della stagione è stato probabilmente il migliore, ha vinto 4 delle ultime 6 gare, e avrebbero potuto essere 5. Migliora di anno in anno, e quando pensi che abbia raggiunto il massimo livello fa un passo in più”. Per Martin il discorso è differente: "Martin ha fatto la pole alla seconda gara, il che è molto difficile, e ha vinto un GP alla prima stagione. Bastianini pur non avendo ancora la moto ufficiale ha fatto gare brillanti, ottenendo due podi. Se riesce a partire bene può essere uno dei protagonisti del 2022". Mentre su Miller: "Data l’esperienza maggiore, da lui ci si aspettava un po’ più di continuità. Ma siamo convinti che sia un pilota forte e che possa essere determinante”.

La qualità fondamentale della Ducati è stata come sempre il motore, capace di sverniciare chiunque in rettilineo, ma sembra anche essere diventata una moto più facile da guidare: "Anche in passato abbiamo fatto ottime gare con piloti differenti come Iannone, Petrucci, Miller, Bautista. La moto è migliorata nell’adattabilità, ma in realtà non ho mai cercato di fare un moto per un pilota solo. L’anno scorso con Dovizioso eravamo arrivati alla fine di una storia, non c’era più fiducia reciproca, il che è importante per i risultati”.

Dall'Igna però non si accontenta di certo, e punta ancora più in alto per la prossima stagione: "Siamo molto contenti di quello che abbiamo ottenuto in questi anni, ma ancora non abbiamo raggiunto il massimo livello, possiamo migliorare ancora”.

Oltre a ciò un punto sui prossimi test di Jerez che si terranno domani e venerdì: "In questi test tutti avranno la moto 2021, tranne Marini che avrà la 2022 a partire da Sepang". Impressionate poi come nel 2022 Ducati sarà al via con ben 4 team differenti: il team ufficiale, Pramac, Gresini e il team VR46, che avrà a disposizione al Desmosedici 2021: "Sono più i vantaggi dei problemi: per sviluppare una moto i dati statistici sono molto importanti, più dati raccogli e più sviluppi la moto. Tra 6 e 8 moto in pista cambia poco, è solo una questione di organizzazione”.

Infine un commento su Rossi. Possibile che scenda in pista per provare la propria moto in vista del prossimo anno (e con propria ci riferiamo a quella del suo nuovo team). Ecco il pensiero di Dall'Igna: "Non credo che abbia senso chiedere qualcosa a Valentino in questo momento, sarebbe poco intelligente. Non so che tipo di rapporto abbia con la Yamaha, mi sembra giusto lasciarlo stare. Comunque in questo mondo Valentino può fare quello che vuole”.

Gigi Dall\

Getty ImagesGigi Dall\'Igna

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