QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

MotoGp, Cereghini: "Ecco cosa mi aspetto dalla prossima stagione"

27 DICEMBRE
MOTORI/MOTO/MOTOGP

"Tifo Bagnaia per il 2022, e subito dopo Morbidelli"

SPORT TODAY

"Il nuovo anno deve riportare in Italia il titolo della MotoGP che ci manca dal 2009. Sarà un gran bel campionato, il livello è altissimo. Pecco e Franco sono maturi, perfettamente in grado di conquistare il titolo. Se poi vincesse la Ducati, meglio ancora", questo in breve quello che si aspetta Nico Cereghini dalla prossima stagione di Motogp.

Ovviamente in questi giorni in cui l'incertezza pandemica torna a farsi sentirte prepotentemente, l'augurio di Cereghini è quello di poter disputare un campionato mondiale in serenità, rispettando le gare in programma, come da calendario.

"Primo, naturalmente, un bel calendario che sia rispettato da cima a fondo, che vorrebbe dire un po' di normalità nelle nostre vite. Secondo, un campione del mondo di nazionalità italiana. Perché il titolo ci manca dal 2009, perché l'avremmo meritato anche nel 2015, infine perché va bene Mir e bravò a Quartararo, ma Morbidelli prima e Bagnaia poi ci sono già andati molto ma molto vicino. Adesso è il loro turno."

Oltre a Pecco e al "Morbido" ecco i pronostici di Cereghini per il prossimo anno...chi oltre a loro due, potrebbero vincere il mondiale? "Lo si dice sempre ma questa volta è ancora più vero. Sarà un grande campionato e personalmente vedo ben sette piloti con le carte in regola per primeggiare: Quartararo e Morbidelli con le Yamaha, Bagnaia, Miller e Martin con le Ducati, Mir con la Suzuki, Marc Marquez sulla Honda. E in seconda fila vedo tanti altri piloti capaci di stupirci: Vinales con l'Aprilia, Zarco e Bastianini sulle Ducati, Rins sulla Suzuki, Brad Binder, Oliveira e Fernandez con le KTM, il giovane Marquez sulla Honda."

Eventuali outsider? Ecco la risposta di Cereghini. "Magari poi sbuca fuori un outsider che fa saltare il tavolo. Magari il Dovi ci sconvolge e Pol Espargaro si rivela un fenomeno. Ma abbiamo capito che i miracoli non si possono più fare, in MotoGP, ed è sempre più difficile bruciare le tappe, dunque... Chi vorrei campione del mondo 2022? Pecco Bagnaia e subito dopo, ne sarei ugualmente felicissimo, Franco Morbidelli. Sono due magnifici piloti, nel pieno della loro maturità tecnica e umana. Ventisette anni appena fatti Franco, venticinque anni a gennaio Pecco.  Entrambi sono pure dei bravissimi ragazzi, con una bella storia personale e dei valori importanti. La mia leggera preferenza per Pecco deriva soltanto da due considerazioni: ha chiuso il 2021 con quattro vittorie in sei gare (passo da campione assoluto) e guida una Ducati."

A proposito di Ducati... "Non che la Yamaha per me valga meno. La M1 ha portato Quartararo al primo posto, ha le sue belle qualità. Ma la Ducati è la Ducati: ha un DNA racing che è unico al mondo e dal 2007 si impegna a fondo per replicare il titolo di Casey Stoner. E resta soprattutto la bandiera del Made in Italy: la proprietà sarà anche tedesca, ma la Desmosedici è concepita dalle menti italiane, è realizzata tutta in Italia, è gestita in pista da italiani."

bagnaia

getty imagesgetty images

NOTIZIE CORRELATE