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Moto GP, Ducati: mai come ora Borgo Panigale crede nel Titolo

3 MAGGIO
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Pecco Bagnaia è in testa al Mondiale, e la Ducati ha dimostrato di essere competitiva anche in tracciati lenti come Jerez. Analizzando alcuni aspetti delle corse, la Ducati può sicuramente sperare nel titolo.

SPORT TODAY

La splendida doppietta Ducati sul tracciato iberico di Jerez de la Frontera apre a scenari forse impensabili prima dell'inizio della stagione. Pensando che questo circuito era considerando, ed effettivamente è, uno dei più sfavorevoli per la moto di Borgo Panigale (Jerez circuito lento e forza della Ducati è nel motore), può la Ducati, e Pecco Bagnaia che ora è al comando della classifica, vincere il Campionato piloti 2021 di Moto GP?

Sei podi in quattro gare, con quattro piloti diversi (Miller, Bagnaia, Zarco e persino il rookie Martin) direbbero di si, ma vediamo più nel dettaglio.

Primo punto da considerare: se le Ducati vanno forte a Jerez, andranno forte ovunque, anche su tracciati lenti come quello iberico. A Jerez aveva vinto Capirex nel 2006 e nel 2017 era andato a podio Lorenzo, ma oltre a questo stop. Le parole nel dopo gara di Bagnaia sono eloquenti in merito a questo aspetto:

"Ho faticato un po’ alla partenza, ma ho visto che il mio passo era buono. Questo risultato su una pista meno favorevole ci dà un’extra motivazione per le prossime gare".

Secondo punto fondamentale è lo stile di guida particolarissimo di Bagnaia, diverso dagli altri piloti Ducati. Sempre riprendendo le parole di Pecco, "rispetto agli altri piloti Ducati io ho uno stile diverso. Freno più avanti e riesco a portare maggiore velocità dentro la curva, ciò mi aiuta a chiudere la traiettoria". Questo modo di condurre la Rossa potrebbe aiutare a superare i problemi cronici della Ducati, già espressi mille volte anche da Andrea Dovizioso, della percorrenza in curva. Le Mans, dove la Moto Gp correrà il 16 maggio e dove le rosse bolognesi non hanno mai vinto (nonostante diversi podi), potrebbe fornire ulteriori indicazioni.

Altro aspetto da considerare per questa analisi è il calendario. Passato Jerez, il programma della Moto GP propone tracciati favorevoli alla Ducati, dove in passato ha già vinto più volte: il Mugello, dove si correrà il 6 giugno, è tra queste (tre vittorie nelle ultime edizioni) insieme a Barcellona (due vittorie), poi l’Austria dove ha sempre vinto, Silverstone (una vittoria) e Misano (una vittoria). Su altre piste incombe l'incognita Covid-19, e dunque non è ancora sicuro che si potrà correre o meno: Giappone (una vittoria), ma soprattutto la Malesia dove la Ducati con Dovizioso ha vinto due volte. Sui tracciati una premessa è d'obbligo: a parte la questione favorevole o no della pista in se, va considerato anche il feeling del pilota stesso. Per fare un esempio, Assen è la pista preferita di Valentino Rossi, ed è stato capace di vincerci anche in condizioni molto sfavorevoli e contro le aspettative di tutti. A questo proposito, Bagnaia è al primo anno in un team ufficiale, e dunque non si possono fare previsioni a riguardo.

Altro punto a favore di Bagnaia è la sua crescita personale come pilota. Dopo essere cresciuto troppo per rimanere nel team satellite, ora ha tra le mani una bestia vera e propria come la Ducati ufficiale, e la consapevolezza nei propri mezzi è prerogativa indispensabile se si vuole puntare al Mondiale. Consapevolezza che Bagnaia ha dimostrato di avere nel corso del weekend di Jerez, come dimostrano alcune sue parole nelle quali sosteneva che "se spingo so di poter andare forte e questo mi aiuta molto, ma la confidenza con la moto è la cosa principale. Qualsiasi modifica la sento".

Ultimo aspetto, questa volta a sfavore del pilota italiano, è la pressione dovuta alla testa del mondiale e alla guida di una Ducati ufficiale, moto per cui migliaia di piloti prima di lui avrebbero sacrificato ogni cosa. Sempre servendoci delle sue parole, riportiamo come Pecco si senta "contento di esser al comando ma non voglio pensarci troppo con sedici gare davanti. Se inizio a pensarci vado più piano, vediamo gara per gara".

Molti aspetti dunque ci fanno sognare veramente il titolo mondiale con una doppietta moto/pilota italiana a cui Valentino Rossi non è, purtroppo, neanche andato vicino. Non si sa come proseguirà una stagione che sarà incerta fino alla fine sotto molti aspetti, ma Bagnaia lotterà fino all'ultimo.

Francesco Bagnaia

Getty ImagesFrancesco Bagnaia

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