QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Loris Reggiani a 360° sulla crisi italiana nel Motomondiale

8 GIUGNO
MOTORI/MOTO/MOTOGP

A Barcellona il tricolore non è stato rappresentato sul podio in nessuna delle tre classi

SPORT TODAY

Il weekend in Catalunia non è stato felice per la nostra bandiera tricolore. Francesco Bagnaia quarto in MotoGP a -27 da Fabio Quartararo, Marco Bezzecchi terzo in Moto2 a -38 da Remy Gardner e Romano Fenati quarto in Moto3 a -59 da Pedro Acosta, questi i momentanei distacchi nelle varie classifiche dei piloti italiani rispetto ai capoclassifica delle varie classi.

il 2021 sembra profilarsi come avaro di soddisfazioni per il motociclismo italiano che negli ultimi quattro anni era tornato a festeggiare almeno un titolo mondiale nelle classi ‘minori’ dopo un lunghissimo digiuno che durava dall’affermazione di Valentino Rossi in MotoGP nel 2009.

Intervistato dal Corriere dello Sport l’ex pilota e opinionista Loris Reggiani ha sottolineato di riporre fiducia in Bagnaia, il quale, però, deve misurarsi con un avversario di altissimo livello: “Spero in Bagnaia, l’anno scorso aveva iniziato bene e poi si era un po’ perso, mi auguro che quest’anno non accada la stessa cosa”. Reggiani ritiene che sia addirittura più facile per Marco Bezzecchi ribaltare la situazione in Moto2 che per Bagnaia vincere il titolo in MotoGP: “Bezzecchi non ha Quartararo tra gli avversari. Il francese quest’anno è veramente difficile da battere, non dico come il Marc Marquez dei tempi d’oro, ma poco ci manca”.

Impossibile non soffermarsi a parlare di Rossi. Al momento, la stagione di Valentino è da considerarsi davvero molto difficile per non dire peggio. Secondo Loris Reggiani il nove volte iridato di Tavullia, ha poche speranze di tornare ad ottenere risultati di prestigio: “Non è più il vero Rossi, è l’ombra di sé stesso. Non averlo visto tra i primi al Mugello e a Barcellona significa che per lui è veramente dura”. Secondo l’ex pilota Aprilia Morbidelli è difficile da valutare in questo 2021 a causa di una condizione tecnica decisamente inferiore a quella dei concorrenti, mentre per quanto riguarda la Moto3 la rivelazione dell’anno come spesso accade parla spagnolo: “Fenati, Migno e Antonelli sono di un’altra generazione e sono lì da tempo, se avessero avuto un talento come quello di Acosta sarebbero già arrivati”. Poche note liete anche in Moto2: “Fabio Di Giannantonio va a sprazzi e mi aspettavo di più da Celestino Vietti”. 

podio gp montmelò

getty imagesgetty images

NOTIZIE CORRELATE