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Ducati, Tardozzi: "Non comandiamo i piloti, ma a Valencia se serve lo faremo"

20 OTTOBRE
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Il direttore sportivo della Rossa ha voluto fare chiarezza su un tema che lo ha infastidito.

SPORT TODAY

Bagnaia può essere il primo pilota italiano dopo Valentino Rossi a vincere il campionato piloti MotoGP. Il direttore sportivo della Ducati Tardozzi, in vista delle prossime gare, ha voluto fare chiarezza su una questione che lo ha infastidito: "Ho letto e sentito tante cose. A Misano Bastianini avrebbe fatto gioco di squadra, quando è arrivato dietro a Pecco di pochissimo; Miller ha vinto in Giappone; ad Aragon ha vinto Enea; Zarco? E’ stata una sua decisione, dettata dal fatto di non rischiare troppo il sorpasso su Bagnaia, cosa che neanche Marquez era riuscito a fare. Certo, la nostra indicazione è stata quella per tutti i piloti Ducati di evitare rischi eccessivi, ma questo non significa dire a un pilota cosa fare e cosa no. Poi certo, se a Valencia avessimo l’occasione di vincere, chiaramente daremmo qualche ordine se fosse necessario".

Sugli aiuti a Bagnaia, Tardozzi ha aggiunto: "Per ora non ci sono stati. Guardiamo ad esempio quello che ha fatto Enea a Misano o ad Aragon. arliamo poi di Johann Zarco in Thailandia: chi capisce di gare, sa che le rain si consumano molto in fretta quando la pista si asciuga. Ha detto poi che avrebbe corso troppi rischi nel tentativo di sorpassare Pecco. Ma è stata totalmente una scelta di Johann".

Dominio assoluto invece della Ducati, grazie alle otto moto in griglia: "Perché nessun altro costruttore si è proposto per portare più moto? Perché dobbiamo essere accusati per una buona politica sportiva?", ha chiuso Tardozzi.

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