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A Le Mans si decide il futuro di Dovizioso

11 MAGGIO
MOTORI/MOTO/MOTOGP

“Alla fine se guardiamo la differenza di velocità tra me e Fabio o tra Morbidelli e Fabio non è così grande"

SPORT TODAY

La stagione di Motogp arriva già ad un bivio importante, non tanto per quanto riguarda la classifica, quanto più per il futuro di tanti piloti, come ad esempio, Andrea Dovizioso.

Il punto di riferimento della Yamaha resta ovviamente il campione del mondo, Fabio Quartararo. “Non c’è dubbio che Fabio guida un Mondiale intelligente e sfrutta ogni situazione – ammette Dovizioso -. Lui e la sua squadra stanno bene“.

Nemmeno la mancanza di grip al posteriore, accusata dal 36enne forlivese, turba più di tanto il campione francese. Esattamente come accadeva con Marc Marquez in Honda, con il pilota in grado di coprire le lacune tecniche con il suo talentuoso stile di guida. “Come ho detto più volte, Fabio ci riesce perché guida in un certo modo, sfruttando al massimo gli aspetti positivi. Riesce a fare in modo che gli aspetti negativi non siano così importanti e non prevalgano su quelli positivi“.

La Yamaha va guidata in quel modo, altrimenti si accusano ritardi irragiungibili con i primi. Un altro aspetto determinante sono le prove dove la pressione della gomma anteriore s’innalza quando è costretta all’inseguimento e si creano scompensi che sul passo gara che poi si pagano a caro prezzo. “Alla fine se guardiamo la differenza di velocità tra me e Fabio o tra Morbidelli e Fabio non è così grande. È proprio la natura della moto che ti costringe a fare certe cose. Ma se non ci riesci il gap diventa enorme“.

Quartararo ha senza dubbio, sempre guidato ai limiti della perfezione questa moto sin dall’esordio in MotoGP: per il pilota francese, 7 podi, 5 pole position e 5° posto finale nella stagione 2019. Dal primo Gran Premio ha lasciato intendere che sulla M1 avrebbe conquistato traguardi importanti. “E’ veloce perché dal momento in cui è salito su questa moto ha iniziato a guidarla nel modo giusto, proprio come deve essere guidata la Yamaha di oggi. In fine dei conti la moto non è molto cambiata negli ultimi anni. Da quando è arrivato in Yamaha, le caratteristiche sono sempre state le stesse”.

Non a caso, dopo aver vinto il Mondiale 2021, al momento è ancora in testa alla classifica iridata.

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