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Toto Wolff e i rapporti tesi con Red bull

24 AGOSTO
MOTORI/FORMULA-1

"L’obiettivo è sempre stato quello di disinnescare. Purtroppo, dall’altra parte succede il contrario”

SPORT TODAY

Non è certo da quest'anno che i rapporti tra Red Bull e Mercedes siano leggermente tesi. Ma la storia dello sport è piena di lotte, guerre e forti tensioni agonistiche.

Al momento siamo al giro di boa del campionato del mondo di F1 e mancano ancora 12 GP alla fine della stagione, ma tutto lascia presagire che quest’anno il duello iridato tra Max Verstappen e lo stesso Hamilton potrebbe davvero concludersi solo nel gran finale di Abu Dhabi, portando così al massimo livello di scontro possibile i rispettivi team, Red Bull e Mercedes. Se infatti i due contendenti al successo finale non si amano particolarmente – ancor meno dopo l’incidente di Silverstone – la vera ‘guerra’ sembra però essere quella tra le due scuderie.

Il caso vuole che una scuderia sia tedesca e l'altra austriaca ma che lavorino entrambe nel Regno Unito a circa mezz'ora di auto l'una dall'altra. Le due scuderie che si stanno giocando questo titolo mondiale hanno battagliato, in tempi recenti, su tutto. Incidenti, querelle sui regolamenti, richieste di indagini e frecciate al vetriolo a mezzo stampa. A ‘capitanare’ i due gruppi di lavoro ci sono i due manager più vincenti dell’ultimo decennio: Christian Horner e Toto Wolff.

Proprio il TP della scuderia della Stella, nonchè azionista del Gruppo, parlando con il sito inglese Autosport.com, ha evidenziato l’antipatia reciproca che separa i due schieramenti.

“È molto importante non generalizzare troppo tra Red Bull e Mercedes – ha messo le mani avanti lo stesso Wolff – questo è uno sport di squadra. Ci sono tanti individui coinvolti. Solo perché alcune persone non vanno d’accordo tra loro, non significa che si stia mancando di rispetto all’altra organizzazione e a tutte le persone che ci lavorano e che stanno cercando di fare il miglior lavoro possibile per realizzare i propri sogni e superare le proprie preoccupazioni. Quindi, c’è sempre rispetto per queste organizzazioni e per le persone che ci lavorano“.

Fatta questa doverosa premessa, il manager viennese però ha ammesso che esistono rancori piuttosto forti in seno ai rispettivi vertici dirigenziali. “I rapporti non sono mai stati splendidi. Questo deriva dalla pura competizione che abbiamo“. Wolff però ha anche tenuto a rimarcare come – a suo dire – gli attacchi più duri stiano arrivando dall’altra parte della barricata. “Nella ‘guerra di parole’ noi abbiamo cercato di mantenere il nostro sangue freddo. Di rimanere a testa alta e non alimentare ulteriormente la polemica e la polarizzazione tra i nostri fan. L’obiettivo è sempre stato quello di disinnescare. Purtroppo, dall’altra parte succede il contrario”, ha concluso.

horner e wolff

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