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Il dodicesimo appuntamento stagionale vede l’olandese della Red Bull fare i conti con tante variabili tra cui la pista bagnata e l’obbligo di indossare le gomme full wet in partenza.
Il caos nasce da subito in corsia box dove tanti piloti cercano di mettere le intermedie per essere più performanti rispetto alle rain.
Alle spalle del due volte iridato si piazzano Oscar Piastri con la sua McLaren ed il sorprendente Pierre Gasly con la sua Alpine. Le Ferrari di Sainz e Leclerc si devono accontentare del 4° e 5° posto, nonostante alla vigilia, complice anche la pole in qualifica del monegasco, si pensava potessero puntare a qualcosa di più.
Che non fosse una Sprint Race come le altre lo si era capito subito dall’inizio con un ritardo dell’avvio di mezz’ora dovuto proprio ad un forte acquazzone. Il primo giro parte dietro la Safety Car mentre la commissione decide di ridurre la gara da 15 a 11 giri. Ben 10 piloti scelgono subito di passare alle intermedie ed è qui che in pit lane si genera traffico. Quando si riparte a 6 giri dal termine è Verstappen il più abile di tutti a cogliere il momento, svernicia Kemmel e si riprende la leadership, mentre Hamilton attacca Perez in curva 16 fino al contatto: arrivano 5’’ di penalità che lo faranno slittare dal 4° al 7° posto. La zona punti viene così completata dalle due Ferrari, con Sainz davanti a Leclerc che bisticcia un po’ con le gomme, Norris e Russell (8°).
Getty ImagesMax Verstappen