F1, Red Bull: la sfrontatezza di Helmut Marko

DUe soli Gran Premi alla fine del campionato del mondo di Formula Uno, uno dei più emozionanti e incerti degli ultimi anni.

La sfida tra box e meccanici, tra Tp e tifosi tra Red Bull e Mercedes e il duello in pista tra Verstappen e Hamilton avrà a breve un vinto e un vincitore. Il calendario però mette in agenda altri due Gp: uno in Arabia Saudita sul tracciato di Jeddah e l'altro, l'ultimo della stagione, a Yas Marina ad Abu Dhabi.

Al momento la classifica piloti dice che l'olandese della Red Bull è in vetta con 8 punti di distacco sul britannico della Mercedes che però ha vinto gli ultimi due Gp sovvertendo in parte i pronostici e dimostrando di avere forse la vettura più veloce della griglia.

Nonostante questo, Helmut Marko, non crede che a Jeddah Hamilton avrà sui rettilinei lo stesso vantaggio mostruoso di Interlagos. Anzi secondo il manager tedesco, la Mercedes, dopo i test di flessibilità più severi della FIA, non potrà più sfruttare l’alettone “flessibile”, ritenuto l'oggetto della maggior velocità della monoposto della scuderia della Stella.

Per il resto Marko si fida delle qualità di guida di Max Verstappen sui circuiti cittadini. Il super consulente della Red Bull, insomma, non vede la sua scuderia vittima sacrificale della potenza Mercedes tra le curve dello stradale di Jeddah.

“Abbiamo già visto in Qatar come il vantaggio di velocità di Hamilton sui rettilinei non era più così grande. Era più o meno all’interno della solita forbice. Questo è dovuto al fatto che dopo test più severi da parte della FIA, la Mercedes non ha più potuto utilizzare la sua ala posteriore estremamente flessibile – le parole del dott. Helmut Marko a f1-insider.com – Sappiamo che a Jeddah la Mercedes monterà di nuovo il motore razzo di Interlagos, ma non potendo più giocare con l’ala non avrà quel vantaggio di 4 decimi sui rettilinei. Noi ci fidiamo della classei di Max sui circuiti cittadini, ha vinto a Monaco e a Baku stava dominando prima dello dello scoppio delle gomma. Può fare la differenza anche in Arabia Saudita”.

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