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F1, Perez: "Verstappen? Abbiamo la responsabilità di essere uniti"

6 DICEMBRE
MOTORI/FORMULA-1

Il messicano: "Io un pilota di difesa? Avrei preferito essere il Ministro dell’Attacco".

SPORT TODAY

Alla fine Sergio Perez non ce l'ha fatta. Il pilota della Red Bull non è riuscito a chiudere al secondo posto dietro al compagno Max Verstappen, beffato dalla Ferrari di Charles Leclerc. E un po' di colpa è proprio del campione del mondo. Nel finale del Gran Premio del Brasile, l'olandese non ha lasciato il sesto posto al messicano, che avrebbe così avuto due punti di vantaggio nei confronti del monegasco in vista del Gran Premio di Abu Dhabi. Perez non si è nascosto: "Non capisco perché si comporti così, se ha vinto due titoli è grazie a me". 

In merito alla questione, Sergio Perez ha cercato di minimizzare: "Il rapporto con Verstappen? Fa parte dello sport e delle speculazioni che la gente ama fare – le sue parole circa i sospetti sulla sua condotta a Monaco riportate dalla testata GPFans.com – per me è successo così tante gare fa che è del tutto irrilevante. Io e Max abbiamo ora la grande responsabilità di portare avanti questa squadra unita" ha aggiunto il messicano, fresco di rinnovo con la Red Bull.

Accusato di essere un pilota di difesa (nei confronti di Verstappen), Perez ha anche risposto così alla provocazione di Hamilton: "Avrei preferito essere il Ministro dell’Attacco. Sono certo di essere un pilota corretto. Sono molto aggressivo, ma normalmente lascio sempre il giusto spazio al pilota con cui sto lottando. Penso che con me si possa gareggiare, e credo che duellare con me sia anche abbastanza divertente. Lì fuori non ci sono moltissimi piloti con cui potersela vedere ruota a ruota".

Verstappen Perez

Getty ImagesVerstappen Perez

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